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Tassa di soggiorno, siglato il patto per il turismo con i Comuni liguri

I Comuni che decidono di aderire al patto devono adeguarsi, garantendo una serie di requisiti e iniziative

Liguria. Un patto per lo sviluppo strategico del turismo in Liguria è stato approvato oggi dalla giunta regionale e presentato al Palazzo della Borsa di Genova alla presenza del presidente della Regione, Giovanni Toti, dell’assessore regionale al turismo, Gianni Berrino e di 150 Comuni che hanno già dato la loro adesione. L’obiettivo della Regione è quello di fare squadra su un comparto, quello turistico, considerato strategico per la Liguria che ha bisogno di azioni coordinate e iniziative per raggiungere obiettivi di crescita.

La volontà di avviare un percorso condiviso con i sindaci, le amministrazioni locali, gli Enti parco e le associazioni di categoria era già compresa nella Legge Finanziaria del 2016 che prevedeva la possibilità per Regione Liguria di invitare Comuni, Unioni di Comuni e parchi ad avere una strategia coordinata e condivisa in materia di turismo. “Per noi – ha sottolineato il presidente Toti – il comparto turistico è fondamentale, per questo abbiamo deciso di siglare questo patto per migliorare la qualità dell’offerta turistica e governare i flussi e le ricchezze del nostro territorio, destinando risorse alla riqualificazione ambientale e paesaggistica”.

Nel dettaglio i Comuni che decidono di aderire al patto devono adeguarsi, garantendo una serie di requisiti e iniziative: partecipare al progetto della app “#lamialiguria fornendo i dati sugli eventi e altre informazioni relative alla propria località che possono essere utili al turista; partecipare al progetto “Wifi Liguria” aderendovi, se ve ne sono le condizioni tecniche; collaborare con Regione e con l’Agenzia “In Liguria” per la creazione e promozione dei prodotti turistici individuati dalla programmazione regionale e per la realizzazione di progetti turistici di eccellenza o inseriti nei programmi europei; gestione, anche in forma associata tra più Comuni o, in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati, di uffici di informazione e di accoglienza turistica; in caso di istituzione di imposta di soggiorno, impegno ad utilizzare i fondi per uso turistico, almeno l’utilizzo del 60 per cento del gettito dovrà essere condiviso con le organizzazioni imprenditoriali presenti nelle località, il restante 40 per cento dovrà comunque essere sempre impiegato per migliorie che abbiano ricadute sul settore turistico; adesione alle iniziative di contrasto all’abusivismo in campo turistico su cui già sono stati raggiunti risultati significativi grazie all’impegno di Regione Liguria in concorso con le categorie e le Amministrazioni locali; solamente i Comuni che aderiranno al “Patto per il turismo” saranno da oggi considerati località turistiche e inseriti nell’apposito elenco.

Regione inoltre, nel 2017, investirà oltre 10 milioni di euro, a valere sul Fondo Strategico Regionale, nel comparto, di cui 2 milioni dedicati interamente ai Comuni aderenti all’intesa. “Piena soddisfazione per il risultato che oggi si è raggiunto – ha dichiarato l’assessore al Turismo Gianni Berrino – frutto di un lavoro iniziato lo scorso dicembre con gli Stati Generali e che ha visto Regione, Anci e categoria dare una prima forte risposta alla mancanza di governance dovuta alla fine della gestione turistica su base provinciale. Oggi è un giorno importante per il turismo in Liguria”.

Al momento hanno già dichiarato di voler aderire al patto circa 150 Comuni, sia della costa che dell’entroterra, tra cui i 4 capoluoghi. Il totale dei Comuni aderenti rappresentano già il 91 per cento di tutte le presenze turistiche liguri.

Soddisfazione anche da parte di Confartigianato Liguria. “Un’azione sinergica, che mette a sistema tutti gli attori del turismo ligure, per poter rispondere alle diverse esigenze del turista moderno: non solo visitare luoghi di grande fascino, ma anche usufruire di servizi collaterali di qualità e vivere un’emozione a 360 gradi – commenta Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria – In questo quadro l’artigianato ligure, con oltre 6 mila imprese potenzialmente interessate dalla domanda turistica, non può che ricoprire un ruolo di primissimo
piano nello sviluppo strategico del turismo sul nostro territorio”.

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