Andora. “Un bene la decisione del Comune di Andora di chiudere immediatamente per rischio crolli la scuola di via Cavour, ora sarà necessario un intervento strutturale di messa in sicurezza per consentire per l’inizio del prossimo anno scolastico la riapertura di una parte del plesso”. Lo ha detto questa mattina l’ingegner Emilio Brovelli nel corso della conferenza stampa organizzata dal sindaco Mauro Demichelis per l’annuncio sui provvedimenti necessari per la scuola andorese.
E’ stato proprio l’ingegner Brovelli, su mandato del Comune andorese, ad approfondire la situazione della scuola di via Cavour arrivando all’amara conclusione del potenziale rischio crollo dovuto al grave deficit statico della struttura portante del plesso, con la conseguente doppia ordinanza emessa dal primo cittadino andorese che ha fatto scattare anche il piano di trasferimento degli alunni per consentire la conclusione dell’anno scolastico.
“Certamente sarà indispensabile procedere a lotti, ‘staccando’ dal resto della scuola la prima parte che verrà sottoposta ad intervento: si inizierà con una fasciatura in fibra di carbonio dei pilastri esistenti, con l’obiettivo di raggiungere gli standard normativi previsti e garantire massima resistenza alla scuola: auspichiamo che se i lavori inizieranno ai primi di giugno per i primi di settembre una porzione dell’edificio potrà tornare agibile” aggiunge.
Dal 2003 la legge prevede che le amministrazioni comunali compiano analisi periodiche della sicurezza statica delle scuole. “Capita di frequente, con edifici magari datati, di trovare anomalie di resistenza rispetto al progetto iniziale o ai parametri di legge, tuttavia il caso di questa scuola, con un pericolo così reale e immediato, è la prima volta che mi capita”.
Quanto al tema delicato della sicurezza delle scuole savonese: “La parte più complicata sono gli interventi, bisogna ricordare che spesso i lavori di adeguamento statico obbligherebbero le amministrazioni comunali a prendere provvedimenti drastici, ovvero di demolizione ricostruzione ex novo della scuola: ad esempio nel caso di Andora, fortunatamente i solai e il tetto sono in buono stato e quindi si può intervenire sul ‘costruito'”.
“Resta chiaramente il problema dei costi di intervento, con azioni che in molte situazioni esulano dalle possibilità finanziarie dell’ente comunale: sulle scuole servono finanziamenti esterni per pianificare interventi spesso necessari dopo controlli statici e di sicurezza” conclude l’ingegnere.
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