Costa foundation

Rotta verso un Mare più Blu, il progetto diventa nazionale: ecco i numeri della seconda edizione

“Coinvolgeremo tutte le regioni costiere con il monitoraggio costante di 7500 km di costa"

Provincia. “E’ tutto pronto, dal prossimo anno il progetto riguarderà tutta Italia”. Lo annuncia con un pizzico di orgoglio Davide Triacca di Costa Foundation, nel presentare i dati della seconda edizione di “Rotta Verso un Mare più Blu”: il progetto ambientale di Osservatorio Ligure Pesca Ambiente e Costa Foundation, realizzato insieme alle scuole, dal 2017/18 crescerà diventando nazionale.

La notizia è stata rivelata questa mattina al Palacrociere di Savona, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei risultati del secondo anno del progetto, 2016/17, alla presenza di Regione Liguria, Comune di Savona, Provveditorato agli Studi, Autorità Portuale e Capitaneria di Porto. “Coinvolgeremo tutte le 15 regioni costiere – ha svelato Triacca – con il monitoraggio costante di 7500 km di costa. I dati saranno raccolti in un database pubblico, per sviluppare delle mappe tematiche della salute e delle condizioni delle coste”.

Il progetto, che quest’estate vedrà concludersi come detto il secondo anno, propone azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale che coinvolgono i cittadini, i turisti, le scuole, i bagnanti ed i pescatori professionisti della Liguria. L’obiettivo è quello di creare una sensibilità comune nei confronti del problema dei rifiuti galleggianti in mare, favorirne la raccolta ed impedirne l’immissione nell’ambiente. Durante il secondo anno di attività (2016/2017) si sono attuate azioni di monitoraggio e di pulizia di spiagge e fondali, e sono stati organizzati eventi, attività didattiche e giochi coinvolgendo i cittadini in azioni di identificazione, raccolta e recupero dei rifiuti marini. Nelle scuole si sono realizzati percorsi didattici su tematiche legate all’ambiente marino ed ai rifiuti che hanno visto i ragazzi impegnati anche in azioni concrete di monitoraggio sul proprio territorio.

Ad illustrare i numeri è stato Andrea Molinari, biologo marino dell’Osservatorio: 7 i tratti di fondale marino monitorato per un totale di circa 21.500 mq, con 20 ore di operazioni con il “Sistema Tritone”, mentre 4.870 mq di costa e spiaggia sono stati monitorati con 2802 fotografie e 60 minuti di video (realizzati a Ceriale, Finale, Savona ed Albissola anche con l’uso di droni) e 100 ore di analisi sulle immagini, che hanno permesso di identificare 3.554 rifiuti. Tre i tratti di fondali ripuliti, in un intervallo di profondità tra i 5 e i 30 metri, con 52 persone e 7 imbarcazioni coinvolte che hanno raccolto 870 kg di rifiuti. Trecento invece le persone che hanno ripulito in totale circa 9.000 mq di spiaggia. Dieci in totale le scuole coinvolte (7 medie e 3 superiori), con 214 alunni, 20 insegnanti e 190 ore di attività didattiche. Cinque i Comuni savonesi coinvolti (Albenga, Pietra Ligure, Noli, Savona, Albissola) ed altrettanti quelli genovesi (Cogoleto, Genova, Genova Quarto, Lavagna, Sestri Levante). Il percorso di educazione ambientale terminerà in autunno quando il progetto farà tappa in 10 scuole elementari di Savona.

Rotta verso un mare più blu

Numeri che hanno raccolto il plauso unanime delle realtà coinvolte. “Abbiamo apprezzato da subito questo progetto – ha detto Roberto Galuffo, referente del provveditorato agli studi per tutti i progetti alimentazione e salute praticati nelle scuole in ambito regionale – Negli anni prossimi faremo sì che ci sia una partecipazione ancora più importante a livello scolastico nella nostra Regione, coinvolgendo molte scuole da Ventimiglia a La Spezia. E’ un progetto importante perché avvicina i ragazzi all’idea di prendersi cura del proprio territorio”.

“Conosco il progetto perché ho assistito due anni fa alla prima presentazione – ha rivelato l’assessore regionale all’Ambiente Stefano Mai – già allora dissi che l’iniziativa mi piaceva molto, dato che quando ero in Provincia a Savona feci un ordine del giorno per tentare di risolvere l’annoso problema dei rifiuti in mare. Ora che sono in Regione sono felice che questo progetto prenda sempre più forza, ma c’è ancora tanto da lavorare: servono molte iniziative, per questo abbiamo pensato ad una progettazione europea proprio sul recupero dei rifiuti. Vorremmo assegnare un ruolo di rilievo ai pescatori, che spesso si ritrovano le reti piene di rifiuti: è assurdo che debbano ributtarli in mare, vogliamo far sì che possano smaltirli senza contravvenire alcuna regola”.

“Anche noi teniamo molto a fare educazione sul mare e sull’ambiente in generale – è il commento di Massimo Gasparini, Comandante della Capitaneria di Porto – E’ ovvio che non facciamo solo quello: la nostra attività poggia su quattro ‘basi’ che sono il soccorso il mare, la sicurezza della navigazione, la pesca e l’ambiente. Quindi ci impegniamo ovviamente nell’attività di polizia marittima, ma anche in quella di controllo dell’ambiente marittimo”.

“E’ un progetto che ci piace molto – concorda Leonardo Picozzi di Autorità Portuale – è interessante in primis per l’idea di fondo di sviluppare un po’ di senso civico riguardo al mare, soprattutto in una regione come la nostra che vive a contatto col mare, e poi è interessante perché si rivolge al target giusto, le future generazioni che avranno il compito di portare avanti questa idea. Anche noi come Autorità Portuale abbiamo creduto molto nei progetti con le scuole”. Picozzi ha risposto con sincerità alle domande anche riguardo la sinergia con il porto di Genova dopo l’accorpamento: “Dovrei rispondere che è ottima e facile… – ha sorriso – ovviamente non lo è ancora per mille motivi, ma ci stiamo lavorando. Speriamo di arrivare a breve a regime. Se manterremo una nostra autonomia? Io vedo già dall’interno uno spirito di collaborazione, quindi penso che le garanzie verranno mantenute. In questo senso le parole di Signorini sono state incoraggianti”.

Per il Comune di Savona era presente l’assessore all’Ambiente Pietro Santi: “Credo che il nostro sia uno dei pochi capoluoghi con una spiaggia libera così importante – ha fatto notare – Proprio questa mattina abbiamo avuto una riunione operativa con Ata per organizzare un servizio capillare, dal 5 giugno al 15 settembre, di pulizia delle spiagge libere. Questo è un progetto importante, e ringrazio Costa Crociere per il ruolo che svolge per Savona: auspico una collaborazione sempre maggiore in futuro”.

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