In panchina?

Progetto waterfront di Savona, Battaglia critica: “Non lo sapeva nessuno, nemmeno Arecco…”

L'assessore all'Urbanistica ai margini della presentazione: escluso dal tavolo, non è mai intervenuto

waterfront arecco

Savona. “Apprendiamo dai giornali che esisterebbe un progetto per la riqualificazione del fronte mare di levante. Lo apprendiamo dai giornali, appunto, perché i consiglieri comunali non sono stati invitati alla conferenza stampa di ieri, né il progetto è mai stato presentato in commissione urbanistica”. E’ decisamente polemico il commento con cui Cristina Battaglia, capogruppo Pd in Comune a Savona, accoglie la presentazione avvenuta ieri del progetto di riqualificazione del waterfront di levante.

Un progetto che al momento rappresenta il “sogno” dell’amministrazione Caprioglio, messo nero su bianco insieme agli operatori privati della zona. Una “vision” che, però, non sarebbe stata condivisa con nessuna forza politica e nessun comitato prima della presentazione (sullo stesso tema questa mattina è stata critica anche la consigliera Daniela Pongiglione, clicca qui per l’articolo). Addirittura, e questo avrebbe del clamoroso, stando a Battaglia tra i soggetti “tenuti all’oscuro” ci sarebbe addirittura il vicesindaco Massimo Arecco: “Pare non fosse stato informato neppure lui – rivela – passi che ignorino il consiglio comunale, ma l’assessore all’Urbanistica avrebbe titolo a partecipare alla definizione di un progetto di trasformazione di un’area della città”.

Ed in effetti lo scenario in conferenza stampa è stato quantomeno particolare. Teoricamente la convocazione arrivata ai giornali indicava quattro interventi: Caprioglio, Arecco, Rino Canavese (in quanto componente del Comitato di gestione dell’Autorità Portuale di Sistema) e Gianluca Peluffo (architetto dell’agenzia “5+1”). Data la presenza, oltre che dei giornalisti, di molti esponenti di comitati, la sala Giunta si è rivelata decisamente affollata: ma mentre il sindaco, Canavese e Peluffo hanno comunque preso posto al tavolo, Arecco non ha trovato spazio, finendo ai margini della sala, seduto su una delle poltrone poste vicino alle pareti (nella fotografia è visibile sulla destra, dietro Ennio Rossi).

L’assessore poi non ha mai preso la parola, a differenza degli altri tre nomi indicati. E sì che si è parlato a lungo: Caprioglio ha introdotto, Peluffo ha illustrato il progetto, Canavese ha ricostruito la cronistoria della Margonara e in chiusura ha avuto persino un “battibecco” con Paolo Forzano del Comitato Casello Albamare. Uno scenario sicuramente insolito, che ha lasciato perplessi gli stessi addetti ai lavori, e a cui ora si aggiungono le voci riportate da Battaglia, secondo cui Arecco non sarebbe stato a conoscenza del progetto e della sua presentazione quasi fino all’ultimo, pur essendo a tutti gli effetti l’assessore competente (oltre che il vicesindaco).

La diretta della conferenza stampa

Nel merito del progetto, Battaglia non si sbilancia: “Difficile commentare leggendo le poche cose di sostanza comparse sulla stampa – tuona – Una cosa però va detta: l’ingegner Gambardella ha titolo a realizzare il progetto della Margonara. In tal senso c’è la decisione ultima del Consiglio di Stato. E, a quanto ne sappiamo, non ha mai affermato di voler rinunciare o ridimensionare il progetto. Il Comune ha avuto incontri con Gambardella. Ci chiediamo e chiediamo al sindaco: di cosa si è discusso e cosa è stato stabilito durante quegli incontri? Senza questa risposta (che i cittadini savonesi hanno il diritto di conoscere) la presentazione di ieri altro non è che propaganda al solo scopo di far parlare del nulla (cosa in cui questa giunta si sta specializzando)”.

“Presenteremo in consiglio (quando e se si decideranno a farne uno) un’interpellanza per fare chiarezza su questo punto – conclude Battaglia – Nel frattempo ci viene il dubbio che il progetto non sia stato presentato in commissione proprio per evitare di rispondere con chiarezza, in una sede istituzionale, a questa domanda”.

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