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Possibile arrivo di profughi ad Alassio, Canepa: “Il Governo non scarichi sui sindaci un problema nazionale”

“Abbiamo più volte espresso la nostra contrarietà"

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Alassio. “Questa mattina ho ricevuto notizia, non ufficiale, della possibilità concreta dell’arrivo di otto migranti sul territorio di Alassio, tramite una cooperativa laziale. Siamo fortemente contrari a questa eventualità”. A dirlo è Enzo Canepa, sindaco di Alassio, che nei mesi scorsi aveva già promulgato una “ordinanza anti-profughi” che gli era costata una condanna per “razzismo”.

“L’ente comunale non ha ricevuto alcuna comunicazione al riguardo. La nostra amministrazione attraverso documenti ufficiali come le ordinanze sindacali, nonché sugli organi di stampa locali e nazionali, ha più volte espresso la propria contrarietà all’eventualità di ospitare migranti sul proprio territorio. L’ente e tutte le forze dell’ordine sono impegnati quotidianamente per contrastare migranti ospitati in strutture di altre città, che vengono in centro ad Alassio per fare accattonaggio. La nostra è una località turistica e tale deve rimanere”, prosegue il primo cittadino alassino.

“In Alassio sono in vigore precisi regolamenti e ordinanze, che saranno fatti rispettare senza eccezioni. Non è una questione di razzismo, come sostiene erroneamente qualcuno (oggi si è tenuta a Genova la prima udienza relativa al processo civile contro la nostra ordinanza sanitaria) né di accoglienza. Alassio e gli alassini hanno una lunga tradizione di accoglienza turistica, riconosciuta a livello nazionale e internazionale”.

“Non accettiamo però che il Governo scarichi sui sindaci e sui comuni i risultati della propria incapacità a gestire il fenomeno migratorio e le emergenze ad esso legato. E per manifestare la mia contrarietà all’eventualità dell’arrivo di migranti ad Alassio, sono pronto ad azioni di protesta nei riguardi delle istituzioni competenti”, conclude il sindaco di Alassio Enzo Canepa.

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