Campagna nazionale

Ore di sostegno non garantite a due alunni disabili savonesi: il tribunale gli dà ragione

La causa, che rientra nella campagna “Sostegno, non un'ora di meno!” promossa dall'Anief, è stata avviata davanti al tribunale ordinario di Savona

tribunale savona

Savona. Arriva dal tribunale di Savona l’ultima vittoria in tema di tutela dei diritti degli alunni disabili da parte dell’Anief (Associazione Sindacale Professionale). I legali dell’associazione hanno infatti ottenuto l’emanazione di due provvedimenti d’urgenza che accertano l’illegittimità dell’operato del Miur e lo condannano all’immediata attribuzione dell’intero monte ore settimanale di sostegno spettante a due alunni disabili.

La causa, che rientra nella campagna “Sostegno, non un’ora di meno!” promossa dall’Anief, è stata avviata davanti al tribunale ordinario di Savona dagli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Ida Mendicino e Alberto Agusto, che hanno ottenuto piena ragione.

Il tribunale di Savona, con le due ordinanze ottenute grazie all’azione legale promossa gratuitamente dall’Anief ha ribadito che “in tema di sostegno all’alunno in situazione di handicap, il “piano educativo individualizzato”, definito ai sensi dell’art. 12 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, obbliga l’amministrazione scolastica a garantire il supporto per il numero di ore programmato, senza lasciare ad essa il potere discrezionale di ridurne l’entità in ragione delle risorse disponibili. Per questo motivo, “la condotta dell’amministrazione che non appresti il sostegno pianificato si risolve nella contrazione del diritto del disabile alla pari opportunità nella fruizione del servizio scolastico, la quale, ove non accompagnata dalla corrispondente riduzione dell’offerta formativa per gli alunni normodotati, concretizza discriminazione indiretta, la cui repressione spetta al giudice ordinario”.

Nel condannare il MIUR all’immediata attribuzione della completa copertura delle ore di sostegno settimanale dovute ai due alunni, inoltre, il Giudice tiene a precisare che “le doglianze presentate dalle Amministrazioni convenute relative alla carenza di personale appaiono, nel caso concreto, irrilevanti, in quanto spetta al Ministero convenuto predisporre tutte le misure per assicurare agli alunni portatori di handicap il diritto all’istruzione, senza – è opportuno sottolinearlo – che l’assegnazione delle necessarie risorse ad uno studente si traduca nella privazione delle stesse ad altro studente altrettanto meritevole”.

“È inaccettabile che ancora il Ministero non adegui le sue determinazioni in senso conforme alla normativa – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – e obblighi ad agire in tribunale. E’ per questo che noi abbiamo offerto gratuitamente per le famiglie il patrocinio dei nostri legali. Anche la recentissima sentenza del Consiglio di Stato n. 2023/2017 ha chiarito che le Amministrazioni devono fare in modo che le ore di sostegno siano attribuite a tutti i disabili sin da subito e nel rispetto dei loro diritti, assegnando le ore ‘in deroga’ immediatamente e in modo da soddisfare le loro effettive esigenze. Il sistema, come ha sempre sostenuto il nostro sindacato, deve far sì che gli alunni e le loro famiglie non debbano proporre ricorsi giurisdizionali per ottenere ciò che è loro dovuto: la tutela del diritto all’istruzione dei disabili e alla loro integrazione è assicurata da norme imperative che vanno rispettate ab origine”.

“Il diritto allo studio, all’integrazione e all’educazione è, infatti, un diritto soggettivo inviolabile, non suscettibile di discrezionalità o affievolimento da parte dell’Amministrazione; l’Anief, dunque, ribadisce il proprio impegno a favore degli alunni con disabilità e ricorda che in caso di inadempienze sulla corretta attribuzione delle ore di sostegno, le segnalazioni (da parte delle famiglie, dei docenti, dei dirigenti scolastici e del personale tutto) possono essere inviate scrivendo a sostegno@anief.net” conclude Pacifico.

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