Il contributo

Liguria, prosegue il progetto per l’invecchiamento attivo: dalla Regione 2 milioni di euro

Il progetto mira a sostenere sia l'attività di monitoraggio e sorveglianza dei custodi sociali, coadiuvati dai volontari, sia il call center regionale per gli anziani

anziani caldo
Foto d'archivio

Regione. Prosegue il progetto “Interventi di comunità per l’invecchiamento attivo, la prevenzione e il sostegno alle fragilità degli anziani” attraverso il modello dell’associazione temporanea di scopo e con il coinvolgimento dei Comuni capofila dei 19 distretti sociosanitari della Liguria. È quanto prevede la delibera approvata dalla Giunta regionale che, su proposta della vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale, si è impegnata a sostenere il progetto con un contributo massimo individuato in 2 milioni di euro (periodo 1° maggio 2017 – 30 aprile 2018).

“La nostra regione è caratterizzata da una forte presenza di persone anziane – osserva la vicepresidente Viale – che, soprattutto alla vigilia della stagione estiva, sono esposte ai disagi legati alle prime ondate di grande caldo. Per questo è fondamentale sostenere i servizi rivolti all’assistenza a domicilio sia con il call center regionale dedicato a questa fascia di popolazione sia con i custodi sociali, che svolgono funzioni indispensabili di vicinanza, di controllo e domiciliarità leggera, a sostegno in particolare degli anziani fragili, ad esempio dopo le dimissioni ospedaliere”.

Il progetto è volto a sostenere sia l’attività di monitoraggio e sorveglianza svolta dai custodi sociali, coadiuvati dai volontari, sia il call center regionale per gli anziani (numero verde 800 995 988 attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20). Quest’anno, poi, la cooperativa Televita – Agapè, capofila dell’associazione temporanea di scopo-Ats regionale, ha chiesto l’attivazione del progetto sperimentale “custode di quartiere” in cinque zone, una per ciascuna conferenza dei sindaci.

Alla luce della delibera odierna, ciascun distretto – cui fanno capo le associazioni di scopo-ats distrettuali con le relative associazioni e cooperative territoriali – potrà presentare i propri progetti in materia di: evoluzione del servizio per le emergenze climatiche; sviluppo della rete di solidarietà a sostegno degli anziani; attenzione alle aree extraurbane; formazione dei volontari e dei custodi sociali, supporto alle famiglie e aiuto alla ricerca di assistenti familiari; integrazione con i servizi resi dai distretti, sviluppo del protagonismo degli anziani nelle associazioni; promozione della salute e dei sani stili di vita; promozione dell’educazione permanente; prevenzione delle truffe e della violenza domestica; emersione del lavoro nero delle assistenti familiari irregolari, sperimentazione del “custode di quartiere”.

Grazie al progetto “Interventi di comunità per l’invecchiamento attivo, la prevenzione e il sostegno alle fragilità degli anziani” gli anziani seguiti dai custodi sociali oppure coinvolti nei progetti per l’invecchiamento attivo sono passati da 2.500 nel 2015 a 2.861 nel 2016. È aumentato anche il numero di custodi sociali, da circa 130 nel 2016 ai 142 di quest’anno.

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