Lettera al direttore

Critiche

Futuro di Villa Zanelli, le perplessità dei Verdi: domande a Toti e Caprioglio

"Necessario mantenere ad una destinazione pubblica il complesso monumentale: l'unico progetto oggi esistente è quello di istituire nella villa il Museo del Liberty"

Pulizia villa Zanelli

Ormai dovrebbe essere una notizia risaputa che i Verdi e molti altri movimenti ed associazioni ritengono necessario mantenere ad una destinazione pubblica il complesso monumentale di Villa Zanelli, evidenziando che l’unico progetto oggi esistente ed in avanzato stato di elaborazione è quello di istituire nella villa il Museo del Liberty anche allo scopo di rendere il monumento stesso oggetto di trattazione museale.

La Regione con Sindaca al seguito hanno idee diverse in proposito e su queste vorremmo porre al dott. Toti e all’avv. Caprioglio alcune domande. Essi intenderebbero mettere nella medesima villa un hotel “di charme”, rivolto quindi quasi sicuramente ad una clientela di elite, ed un museo del mare e dell’estate. Si presume che le due attività, a cui sono destinati ben cinque milioni di euro, saranno collocate su piani diversi ma, secondo notizie di stampa, l’hotel si comporrà di ben 7 (sette) stanze che dovranno garantire servizi di altissima qualità con costi elevatissimi per una gestione economicamente redditizia.

Cosa si offrirà alle fortunate e ai fortunati soggiornanti? La vista sulla piattaforma Maersk in costruzione? Saranno previsti servizi come piscina, ristorante, parcheggio? Se sarà così dove saranno collocati visti i limitati spazi esistenti ed il fatto che ci si trova all’interno di un complesso monumentale di primaria importanza come interagirà con questa scelta? Se poi si passa al museo qui mi permetto di intervenire anche come socio ICOM (International Council of Museums) per ricordare che di solito alla loro nascita i musei hanno normalmente un progetto scientifico ed espositivo ma in questo caso bisogna prima chiedersi come si concilieranno l’accesso al museo e al giardino prospiciente con la gestione di un albergo di altissima qualità e rivolto ad una presunta clientela esclusiva?

Successivamente dovremo chiederci cosa esporrà il museo: costumi da bagno ed asciugamani dato che siamo in una città priva di una tradizione turistica? Come interagirà con il museo del turismo già esistente a Spotorno? Da chi verrà gestito? Forse dai gestori dell’albergo di charme, che potranno mostrarlo in esclusiva ai loro facoltosi e ricchissimi ospiti?

Infine ancora due domande:
a) Ma Toti e la Caprioglio hanno idea di chi potrebbe gestire questo futuro favoloso albergo?
b) Ma basteranno cinque milioni di euro pubblici per attivare la privatizzazione di una villa liberty di proprietà pubblica?

Danilo Bruno

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