Ambiente

Ex Acna, l’11 maggio sopralluogo a Cengio della commissione parlamentare d’inchiesta

Stato della bonifica, danno e risarcimento ambientale i temi dell'incontro

aree acna

Cengio. Si terrà l’11 maggio il sopralluogo nel sito ex Acna, previsto per lo scorso 27 aprile e poi annullato, da parte della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. La visita sarà l’occasione per verificare lo stato della bonifica e la situazione ambientale.

Dopo l’interrogazione del parlamentare albese Mariano Rabino, anche il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti ha ribadito l’obbligo della valutazione di impatto ambientale entro il 2018 e l’attivazione di un tavolo tecnico per il risarcimento ambientale. Nel testo redatto dal deputato piemontese si chiede quale sia lo stato della procedura di infrazione numero 2009/4426 per la cosiddetta Area 1 aperta dall’unione europea e se si è arrivati ad una conclusione in merito all’indennizzo per i comuni coinvolti; inoltre, si è chiesto se il ministro sia al corrente del rischio di sversamenti inquinanti conseguenti all’alluvione del novembre 2016 che ha interessato la Val Bormida e lo stesso comune di Cengio.

Gian Luca Galletti ha risposto: “Per quanto riguarda lo stato della procedura di infrazione sulla bonifica dell’ex Acna di Cengio, attualmente si è nella fase di parere motivato complementare. Si è raggiunta una sostanziale condivisione da parte dell’Unione nel procedere ad una valutazione degli impatti ambientali del complessivo progetto di messa in sicurezza permanente dell’area, tanto nella parte già realizzata, quanto in quella in corso di completamento. Attualmente è in corso la definizione delle fasi e dei tempi in cui dovrebbe articolarsi il procedimento. Tale procedura sarebbe proceduta da una fase di scoping, finalizzata a individuare, preliminarmente e con adeguata precisione, i contenuti e le modalità di elaborazione dello studio di impatto ambientale necessario per l’avvio formale del procedimento che potrebbe verosimilmente concludersi entro la fine del 2018”.

Per quanto concerne, invece, l’alluvione del novembre 2016, “l’Arpal Liguria ha effettuato un sopralluogo per verificare il sistema di messa in sicurezza attuato nelle aree dello stabilimento. Gli esiti di tale sopralluogo hanno evidenziato che l’evento alluvionale ha determinato un innalzamento dei livelli del fiume Bormida tali da sormontare alcune aree dello stabilimento, raggiungendo quote dell’ordine del metro e provocando, mediante fenomeni di erosione, danni all’area in questione. Al riguardo il ministero ha chiesto alla società Syndial spa, attuale proprietario e gestore del sito, di procedere al ripristino dell’area, come è avvenuto nei mesi scorsi”.

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