Ceriale. Allarme degrado sulle spiagge libere di Ceriale. A lanciarlo è il capogruppo della lista di minoranza “Voi” Luigi Giordano, che spiega: “Per anni l’amministrazione comunale di Ceriale (con il contributo della Regione) ha provveduto alla pulizia delle spiagge libere. Quest’anno, purtroppo, ciò che normalmente avveniva già di questi tempi e comunque prima di Pasqua non si è ancora verificato e per chi decide di frequentare le spiagge libere lo spettacolo è veramente desolante. Abbiamo addirittura gabbiani morti disseminati lungo l’arenile letteralmente invase dai rifiuti. Lo stato di degrado non è passato inosservato ai turisti e ai numerosi residenti che mi hanno fatto notare i rifiuti”.
“Visto che evidentemente la giunta ha altro da pensare o non ha avuto tempo di impegnarsi nella cura di quello che è una risorsa economica per il nostro paese (perché impegnata a fare passerelle di altro tipo guardando più la forma che alla sostanza) chiedo all’amministrazione di provvedere al più presto alla pulizia delle spiagge libere. Il danno d’immagine coi turisti di Pasqua e degli altri ponti ormai c’è, ma c’è ancora la stagione estiva”.
Una stagione che secondo Giordano “è iniziata male. E’ inutile comunicare sui media che da oggi ci si può sposare anche sul pontile. Quale panorama offriamo agli sposi? Una vista rifiuti? Prima di fare certe uscite, che possono anche essere gradevoli, è meglio pensare a mantenere le spiagge efficienti e pulite”.
Il capogruppo di minoranza ricorda che “la Regione mette a disposizione fondi volti a mantenere il decoro degli arenili. L’anno scorso abbiamo buttato letteralmente via migliaia di euro per un ripascimento nella spiaggia dei cani che è durato pochissimo. Oggi di quel ripascimento non è rimasta che l’ombra”.
“I turisti che hanno scelto di passare a Ceriale le loro vacanze chiedono solo un po’ di accortezza per l’ambiente. La nostra città è veramente bella, non ha nulla da invidiare ad altri paesi. Si distingue per il suo clima, per una lunga e bella passeggiata. Non posso concedere all’assessore all’ambiente e a tutta la giunta un alibi per questa situazione. Come una dimenticare i cumuli di rami e alghe ancora da smaltire presenti per mesi sulle spiagge? Come dimenticare i gabinetti pubblici impraticabili a causa dell’odore nauseabondo?”