Savona. “Le Bandiere Blu conferite ai comuni della nostra provincia non sono tutte meritate”. A dirlo è la Protezione Animali savonese, secondo cui non tutte le località premiate rispetterebbero i parametri per l’assegnazione.
“I criteri della Fee per il conferimento della bandiera individuano anche la presenza di spiagge aperte agli animali, mentre ben cinque dei comuni prescelti non hanno nemmeno una struttura del genere o se l’hanno è a prezzi impossibili per la maggior parte delle persone. Fu proprio la sezione savonese dell’Enpa, con una battaglia iniziata da sola nei primi anni novanta, ad ottenere che il ministero competente dettasse norme sull’accesso degli animali domestici alle spiagge, cui seguì l’attivazione, su progetti gratuiti dell’associazione, dei primi bagni aperti a cani e gatti, divenuti ora oltre 800 sulle coste italiane”.
“Il turismo animalista non è più una ‘nicchia’ ma un settore sempre più in crescita e quindi importante per le economie dei paesi della riviera e di rilevanza sociale; per questo la bandiera blu dovrebbe essere data a comuni in cui vi sia almeno una spiaggia pubblica, libera o a costi economici, o privata ma accessibile a tutti i portafogli, aperta a turisti con cane o gatto”.
L’associazione ha “un lungo elenco di proteste di turisti con cane contro i comuni non ancora attrezzati, che dichiarano di dover trascorrere altrove le vacanze”.