L'incontro

Balneari, il sindaco Arboscello: “Ddl opportunità per i comuni, riforma necessaria”

"Anci faccia sua la proposta dei sindaci: "Proroga per 30 anni per le imprese esistenti, per le nuove gare da subito"

spiagge primavera

Savona. Si è tenuto l’incontro con i sindaci dei comuni costieri liguri organizzato da Anci Liguria con al centro il Ddl sui balneari. L’incontro aveva come ordine del giorno la discussione sulla riforma delle concessioni demaniali e sul disegno di legge delega al Governo ed era stato sollecitato da molti sindaci, prevalentemente del savonese, al fine di trovare una posizione condivisa da portare all’attenzione di Anci nazionale e del Governo.

Ecco le parole del sindaco di Bergeggi, Roberto Arboscello, tra i promotori dell’ incontro, rilasciate al termine della seduta: “Ringrazio Anci Liguria per l’attenzione rivolta e la tempestività con cui ha messo in piedi l’incontro. Il tema è importante, sentito ma anche molto delicato e noi sindaci ci troviamo, come altre volte, a dover gestire situazioni già pregresse senza essere stati interpellati al momento giusto”.

“Credo che siano apprezzabili le iniziative fatte fino ad oggi dai singoli comuni, così pure quelle fatte dalle Regione (anche se fino ad oggi la quasi totalità delle norme a tutela delle imprese esistenti contenute in leggi regionali sono state abrogate per incompetenza in materia), ma penso fermamente che la via maestra sia una sintesi delle varie posizioni dei comuni al fine di assumere una posizione chiara e condivisa”.

“Partiamo dal fatto che non può essere un interlocutore credibile, che alimenta solamente false speranze e crea illusioni alle migliaia di imprese balneari, chi ancora utilizza slogan “No Bolkestein”, chi ritiene che la via maestra sia quella di disattendere una normativa europea andando ancora in infrazione, chi parla di stracciare completamente il Ddl, chi dice che le gare per l’assegnazione degli arenili non le farà mai”.

“La verità è che questo Ddl è un’ occasione irripetibile per il riordino ed il rilancio di un settore cruciale per la nostra regione e per il nostro paese, quello turistico-balneare, che vive un immobilismo totale da 7 anni circa a causa del quadro normativo incerto che non consente nessun tipo di investimento”.

“Questo Ddl è un’opportunità, se gestito nella giusta maniera, per le imprese e per il territorio, che potrà e dovrà creare occasioni di sviluppo, se darà un quadro normativo stabile che dia certezze per gli investimenti privati.

“In questo quadro non si può non partire dalla tutela di chi quegli investimenti gli ha già fatti in passato, di chi ha investito capitali ma pure ne ha fatto una scelta di vita, da quelle imprese esistenti, spesso a carattere famigliare, che sono un patrimonio e una peculiarità da salvaguardare”.

“E’ per questo che la proposta dei sindaci liguri, che verrà portata in ufficio di presidenza nei prossimi giorni dal delegato regionale e sindaco di Loano Pignocca, è quella di utilizzare un doppio binario, uno procedendo con una proroga per 30 anni per le imprese esistenti, in modo da tutelare gli investimenti fatti e che tenga conto del legittimo affidamento ingenerato dalla normativa precedente, mentre l’altro riguardante le nuove concessioni, che potranno essere messe a gara da subito”.

“L’importante è non confondere i tempi necessari alla procedura prevista dal Ddl con il tempo ulteriore a favore degli attuali concessionari quale misura compensativa a tutela del legittimo affidamento leso con la nuova normativa”.

“Crediamo che la proposta sia del tutto legittima, in quanto la proroga non andrebbe in contrasto con la sentenza della Corte di giustizia europea del luglio 2016 in quanto quella sentenza di illegittimità non attiene alla proroga in se e neppure alla durata ma esclusivamente alla modalità di assegnazione” aggiunge ancora il primo cittadino di Bergeggi.

“Dall’incontro è emerso anche un altro aspetto in contrasto alla proposta fatta da Anci nazionale in sede di audizione in commissione finanze”.

“La proposta prevede l’attribuzione ai comuni di un ruolo importante nell’elaborazione dei bandi e nella determinazione dei criteri per l’assegnazione delle concessioni”.

“Credo che la troppa discrezionalità comunale prevista in tale proposta, sia per quanto riguarda i tempi di applicazione che i criteri di assegnazione, possa ingenerare una grande disparità di trattamento anche tra imprese che operano in comuni adiacenti. E poi comuni medio piccoli, come la maggioranza dei comuni costieri liguri, si troverebbero a gestire bandi difficilissimi, gare pericolose, una marea di ricorsi che bloccherebbero di fatto un settore importantissimo per l’economia turistica, senza la possibilità di avere in organico le professionalità necessarie. Questo non deve essere interpretato come una mancata volontà da parte dei Sindaci di assumersi delle responsabilità ma l’oggettiva impossibilità a gestire quel tipo di situazione”.

“In ogni caso siamo soddisfatti dell’esito della riunione in quanto c’è stata l’auspicata condivisione della via da intraprendere, in quanto i rappresentanti di tutti i comuni presenti hanno votato favorevolmente a tale proposta” conclude Arboscello.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.