Cordoglio e memoria

Attentato Manchester, minuto di silenzio in Consiglio regionale

Il presidente Bruzzone ha ricordato anche la figura di Falcone 25 anni dopo la morte

Francesco Bruzzone

Liguria. Questa mattina il presidente del Consiglio regionale Francesco Bruzzone ha espresso il cordoglio dell’Assemblea legislativa per le vittime dell’attentato terroristico accaduto ieri sera a Manchester. Bruzzone ha ricordato anche che proprio oggi ricorre il 25esimo anniversario della strage di Capaci dove perse la vita Giovanni Falcone.

Il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio. “Un nuovo, terribile attentato ha insanguinato l’Europa – ha esordito Bruzzone – Questa volta ha sconvolto il popolo britannico, ha portato morte e terrore fra tanti giovanissimi, forse c’erano anche dei bambini, al termine di un concerto nella città di Manchester”.

Il presidente ha aggiunto: “Non sono state ancora definite con precisione le modalità con cui è stata attuata la strage di ieri sera e il bilancio di quanti hanno perso la vita sta, purtroppo, progressivamente crescendo, ma sembra ormai accertato che si tratta di un nuovo attacco terroristico, l’ultimo di una strategia che vorrebbe trasformare l’Europa in un teatro di morte e di paura. Resta, dunque, ferma la nostra condanna nella piena convinzione che noi tutti non possiamo e non dobbiamo piegarci a questa spietata regia, che vuole annientare i valori di libertà, pace e democrazia che ispirano la nostra storia”. Bruzzone ha espresso «a tutto il popolo britannico, ai parenti delle vittime, alle famiglie dei numerosi feriti la vicinanza e la solidarietà della nostra terra e di tutta l’Assemblea legislativa.

“Manchester è l’ennesimo attacco al cuore della nostra civiltà, ancora più odioso e crudele all’interno di un concerto dove c’era il futuro con tanti giovani che volevano divertirsi, in quella liberta costruita nei secoli nel nostro Continente” ha detto il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “Dopo le lacrime però – ha continuato il governatore ligure – bisogna che l’Europa dia risposte intransigenti dal punto di vista culturale: dicendo che non ci piegheremo mai alla cultura dell’odio, della morte e dell’oscurità e anche risposte militari di intelligence, di polizia efficaci, perché ancora non lo sono. Inoltre bisogna colpire i ‘santuari’ di chi attenta al cuore delle nostre città e costruire in Europa una rete di protezione e vigilanza ben più efficace di quella avuta fino ad oggi”.

Il presidente Bruzzone ha ricordato, inoltre, l’attentato, avvenuto esattamente 25 anni fa in cui persero la vita il giudice Falcone, la moglie e gli uomini della sua scorta: “Quella tragedia colpì il popolo italiano, tutti i cittadini onesti cercando di incrinare, senza riuscirvi, la difesa della legalità. Poche settimane dopo la mafia si accanì anche contro Paolo Borsellino, un altro magistrato che si sacrificò per combattere il cancro della malavita organizzata. A loro – ha aggiunto – va la nostra immutata riconoscenza: grazie al loro coraggio, alla loro tenacia investigativa, alla altissima tempra morale che ha ispirato il loro agire, regalandoci così una grande lezione di vita, la mafia è stata arginata”.

Bruzzone ha concluso l’intervento citando una riflessione di Giovanni Falcone: “Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti fra i vari consociati per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il proprio dovere”.

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