Animal planet

Tartaruga resta impigliata in una lenza, liberata dai biologi a bordo del “Mola Mola” ad Alassio

Soccorso provvidenziale a poche miglia dal litorale della città del Muretto diventata la culla anche per i cetacei

Alassio. E’ stato un salvataggio provvidenziale quello che i biologi di “Costa Balenae” hanno effettuato questo pomeriggio a quindi miglia al largo di Alassio. Stavano effettuando una escursione davanti alle coste della Baia del Sole quando hanno avvistato una tartaruga marina caretta caretta, già adulta, in difficoltà.

L’animale era rimasto impigliato in una lenza. I biologi hanno raggiunto a nuoto la tartaruga e quindi l’hanno recuperata. Poi una volta issata a bordo dell’imbarcazione per controllare che non avesse traumi o ferite. Quindi è stata liberata. Un bel salvataggio alla vigilia di Pasqua per la squadra di Costa Balenae che svolge monitoraggi continui nel Santuario Pelagos.

Quella di oggi era la prima escursione in collaborazione con il centro diving “Mola mola” di Alassio. A bordo erano presenti Davide Ascheri e Barbara Nani come biologi, oltre ad Alberto Balbi (che si è tuffato in mare) e Giovanni Busè, comandante della barca.

tartaruga alassio

Il pericolo più grande per le tartarughe sono gli oggetti in plastica che si trovano in mare che si confondono come meduse e che sono le loro prede principali, oppure come in questo caso lenze e reti da pesca che molte volte le uccidono. Tra l’altro la Baia del Sole sembra essere diventata la culla ideale anche per i cetacei.

Durante la commemorazione dell’affondamento del Ravenna, erano i primi di aprile, i pescatori del borgo marinaro laiguegliese avevano avvistato tre delfini che nuotavano a poche miglia dal promontorio di Capo Mele, quasi al confine con Andora.

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