Indagine

Il sospetto della ‘ndrangheta nei lavori per la linea Andora-San Lorenzo

Raddoppio ferroviario, prende forma la nuova stazione di Andora

Andora. La polizia di Stato ha sequestrato beni per circa 4 milioni di euro a Catanzaro e Lamezia Terme, oltre che in Lombardia, Piemonte ed in Abruzzo, nell’ambito di un’indagine sulla ‘ndrangheta; tra le società sequestrate figura la “Costruzioni Generali s.r.l.”, affidataria, in sub-appalto, di lavori per la realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria ligure Andora-San Lorenzo.

Titolare dell’azienda è l’imprenditore catanzarese Raffaele Dornio, 24 anni, figlio di Gaetano Dornio, anch’egli imprenditore e destinatario del provvedimento di sequestro, con cui Pulice risulta aver intrattenuto rapporti economici sin dal 2009/2010.

Una minuziosa ricostruzione della genesi e degli sviluppi delle ramificazioni affaristiche ed imprenditoriali di Pulice sul territorio nazionale, avrebbe evidenziato la capacita’ dell’uomo di interagire con imprenditori in difficoltà’ economica. Grazie all’immissione di capitali nelle aziende in questione, i titolari in cui investiva diventavano suoi “prestanomi”.

Con riferimento alla “Costruzioni Generali s.r.l.”, sarebbe stato accertato, che, anche se formalmente intestata a Dornio, essa era di fatto riconducibile a Pulice, tanto che in alcune occasioni, quest’ultimo ne avrebbe rivendicato gli utili in relazione a lavori effettuati, a fronte di corrispondenti pagamenti per salari e stipendi ai dipendenti o come compensazione di tasse pagate per l’attivita’ d’impresa.

Nei confronti delle persone colpite dal provvedimento di sequestro, la Procura della Repubblica di Catanzaro, a seguito dei riscontri investigativi del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Catanzaro, ha contestato il delitto di trasferimento fraudolento di valori aggravato dalle modalità mafiose.

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