Indagine

Savona, droga in una cassaforte: sequestrati 9 etti di “coca”, un arresto e una denuncia

Tra i clienti molti della "Savona bene", ingente il giro d'affari dell'attività illecita

polizia droga

Savona. E’stato arrestato con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti un cittadino albanese di 28 anni, Erjon Spata, fermato oggi pomeriggio ad Albisola nell’ambito di una indagine antidroga condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Savona, che ha portato anche ad una denuncia a piede libero nei confronti di un savonese classe 1952, iniziali E.V., sul quale si erano concentrati i primi accertamenti da parte degli agenti impegnati nei servizi di controllo e prevenzione dello spaccio.

Due settimane di indagini e riscontri investigativi hanno permesso di smantellare un consistente giro di cocaina che vedeva tra gli acquirenti anche molti esponenti della cosiddetta “Savona bene”. Proprio i pedinamenti e i controlli sui movimenti dell’italiano e dell’albanese hanno consentito di ricostruire il sodalizio criminoso, che i due avevano instaurato: il primo forniva assistenza logistica, il secondo svolgeva l’attività operativa con la preparazione e la vendita dello stupefacente.

In tutto sono stati sequestrati 9 etti di “coca”, pronta per essere lavorata, distribuita e poi smerciata sulla piazza savonese: ingente il valore, circa 300 mila euro. 60 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi, sono stati individuati nell’abitazione di Spata, a Celle Ligure, in un alloggio con un contratto di affitto intestato proprio al 66enne savonese indagato, ma il “grosso” della droga è stato trovato nel nascondiglio utilizzato dai due, ovvero la cantina dell’abitazione dell’italiano, in Corso Ricci a Savona: dentro una cassaforte erano custoditi due panetti da 850 grammi di cocaina pura.

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Savona hanno anche sequestrato diverso materiale per il confezionamento e la preparazione dello stupefacente, oltre a 500 euro in contanti e telefoni cellulari, ricostruendo la fitta rete di incontri che avveniva tra il pusher albenaese e il 66enne savonese, in un terreno agricolo, nelle rispettive abitazioni, così come è stata accertata l’attività di spaccio svolta in alcune zone cittadine, come la Darsena.

Ora il pusher albanese si trova agli arresti, trasferito nel carcere di Marassi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Spatu è stato arrestato in concorso con il 66enne savonese, denunciato a piede libero e sul quale sono ancora in corso accertamenti e verifiche da parte della Squadra Mobile savonese.

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