Dopo anni

Plodio, da oggi è in allestimento il cantiere per il recupero della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea

La piccola comunità è senza il suo luogo di culto dal 2011, quando l'edificio era stato dichiarato inagibile

Chiesa Sant'Andrea Plodio

Plodio. La primavera porta buone notizie per la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, chiusa dall’autunno 2011 a causa di verificati problemi di staticità. Oggi, infatti, è partito l’allestimento del cantiere che dovrebbe ripristinare il luogo di culto dei plodiesi e riaprirlo ai fedeli.

Nelle scorse settimane la commissione incaricata di valutare proposte e preventivi, formata dal parrocco di Plodio Don Gianpiero Lovera, Antonio Cappa, Andrea Mazza e Michele Mellonio, si è riunita a Mondovì, sede della diocesi, e ha affidato i lavori alla ditta “Basso Roberto” di Narzole, che ha redatto una stima di circa 160 mila euro.

L’intervento è finanziato, in parte, dai contributi Cei e dai fondi raccolti dal comitato “Salviamo la Chiesa di Sant’Andrea”, oltre 30 mila euro. Sono più di cinque anni che i plodiesi ‘fanno a meno’ della loro parrocchiale, e sia per le funzioni religiose sia per il catechismo dei ragazzi viene utilizzato l’edificio accanto, vecchia sede della Confraternita, seppur poco capiente.

Per questo motivo, le celebrazioni più importanti, come la prima comunione e la cresima, vengono officiate in località Piani, nei locali messi a disposizione dalla pro loco. Ecco perché la comunità ha a cuore la questione, e c’è la speranza che la chiesa torni ad essere, anche, un luogo di aggregazione.

“Salutiamo con soddisfazione l’inizio dei lavori – commenta il sindaco di Plodio, Gabriele Badano, a nome dell’amministrazione comunale – Vogliamo tutti, e lo sosteniamo da tempo, una chiesa solida, duratura nel tempo oltre che bella. Ci aspettiamo un intervento durevole e tangibile. La nostra parrocchiale esiste da secoli e deve continuare a stare in piedi ma soprattutto deve tornare ad essere un punto di riferimento”.

Proprio l’amministrazione comunale si era attivata, negli anni scorsi, per reperire risorse e l’ex governatore della Liguria Claudio Burlando aveva predisposto uno stanziamento di 20 mila euro, già utilizzati per l’avvio dell’iter che ha sbloccato, sembra definitivamente, lo stallo in cui versava il progetto di recupero.

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