Finale Ligure. Una ragazza meravigliosa, gioiosa, spensierata, sempre pronta a mettersi a disposizione degli altri. E’ questa la descrizione tracciata da Piero Novella, direttore della croce verde di Finalborgo, di Janira D’Amato, la 21enne di Pietra Ligure uccisa ieri a coltellate.
La giovane aveva prestato servizio in qualità di milite presso la pubblica assistenza finalese e pochi giorni fa aveva ottenuto la certificazione per il Tem che la abilitava a salire sui mezzi in emergenza. Un impegno, quello di Janira, che aveva reso fiera tutta l’associazione di volontariato: “Era una ragazza meravigliosa – ribadisce Piero Novella – Io l’avevo conosciuta in ambito sportivo, lavorava con mia moglie al bar del campo sportivo. Poi, conoscendoci meglio, aveva deciso di provare questa esperienza nel mondo del volontariato. Ha iniziato nel nostro ‘gruppo giovani’ e poi era diventata una vera e propria soccorritrice. Non si tirava mai indietro, anzi: partecipava con entusiasmo sia alle attività di volontariato che alle manifestazioni organizzata dalla nostra associazione”.
“Di lei abbiamo tutti un bellissimo ricordo – prosegue Novella – Era una ragazza gioiosa e spensierata, ma sempre seria quando era necessario. Di recente si era un po’ allontanata dalla croce verde perché era riuscita a coronare il suo sogno di partecipare al corso di pasticceria di Costa Crociere. Era veramente radiosa, felice di questa possibilità. Voleva fare di questa attività il suo futuro”.
E Janira ha lasciato un bellissimo ricordo anche ai titolari della panetteria Rotondo di Finale Ligure, dove ha lavorato per qualche mese in qualità di commessa: “Janira ha lavorato da noi nell’estate del 2015 mentre lo scorso anno ha trovato da un’altra parte – spiegano – Nonostante non fosse più da noi eravamo rimasti in contatto. Si era affezionata a noi e tornava spesso a trovarci. Ancora tre settimane fa è venuta a salutarci insieme al suo fidanzato”.
“L’abbiamo vista molto serena, felice e contenta. Lei era una ragazza solare e buona e anche una brava lavoratrice. Ci ha lasciato un ottimo ricordo. Si fa fatica a credere che tutto questo sia successo davvero. E’ inimmaginabile. Lui ci è sembrato un ragazzo a posto e premuroso. Quando abbiamo fatto la cena di fine stagione con tutti i dipendenti, lui l’aveva accompagnata e poi era anche venuto a prenderla. Un gesto molto tenero e gentile nei suoi confronti”.