Pietra Ligure. “Non posso dire nulla, c’è un’indagine in corso”. Queste le pochissime parole che il medico legale Marco Canepa ha concesso in tarda serata ai cronisti in attesa in piazzetta Morelli, fuori dall’appartamento dove si è consumata la tragedia di Janira D’Amato, la ventunenne uccisa a coltellate.
Un omicidio efferato per il quale, secondo le notizie trapelate finora, si è costituito il fidanzato della ragazza, Alessio Alamia, che da diverse ore è sotto interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Loano.
Il medico legale, che ha effettuato un sopralluogo ed un primo esame del cadavere nell’appartamento dove è avvenuta la tragedia si è limitato a confermare che l’omicidio è avvenuto “in serata” (ma probabilmente qualche ora prima rispetto al ritrovamento del corpo) e che le coltellate inferte alla vittima sono state più di una. “Faremo l’autospia (già fissata per martedì prossimo) e poi vedremo” ha concluso Canepa.
Secondo quanto trapelato, pare che la vittima abbia cercato di difendersi e che sia stata raggiunta da diversi fendenti nella parte alta del corpo. Il coltello con cui l’assassino l’avrebbe uccisa è stato ritrovato e sequestrato dai carabinieri. Il medico legale avrebbe confermato che l’arma è compatibile con le ferite sul corpo di Janira D’Amato.