Loano. Non è passata inosservata ai vertici della polizia municipale di Loano la “lavanderia a cielo aperto” allestita nell’area alle spalle della stazione ferroviaria di Loano.
Questa mattina sulle pagine di Facebook che trattano di “cose loanesi” è comparsa una fotografia nella quale si poteva notare una lunga fila di abiti (pantaloni, jeans, magliette e maglioni) appesi, probabilmente ad asciugare, sulla rete che delimita l’area a ridosso dello scalo ferroviario loanese. Gli indumenti appartenevano quasi certamente ai clochard che frequentano la stazione.
Sorrisi a parte, l’immagine ha scatenato la reazione più o meno indignata di diversi abitanti della cittadina rivierasca. E, subito dopo, quella degli agenti della polizia municipale di Loano, che sono intervenuti sul posto.
I vigili hanno subito individuato i proprietari dei vestiti, nei confronti dei quali è stata emessa una contravvenzione del valore di 50 euro ai sensi dell’articolo 15 del regolamento comunale ed è stato imposto il “ripristino dei luoghi”, cioè la rimozione dei panni. Per quanto riguarda la “Lavatura ed esposizione di biancheria e panni”, il regolamento comunale stabilisce:
La lavatura della biancheria, dei panni e simili non è permessa fuori dei locali e recinti privati. E’ vietato dalle ore 7.00 alle ore 20.00 stendere per qualsiasi motivo biancheria o panni fuori dalle finestre, al di fuori dei terrazzi e poggioli prospicienti vie pubbliche e luoghi aperti al pubblico e comunque visibili dal suolo pubblico. E’ comunque vietato stendere in modo tale che la biancheria provochi stillicidio. E’ vietato tendere funi aeree attraversanti vie o piazze o altri luoghi soggetti a pubblico passaggio.
La vicenda di oggi ha fatto accendere i riflettori sul problema, sempre attuale, dei tanti senza tetto presenti sul territorio comunale e in particolare nel centro storico: “Interventi come quello di oggi non sono risolutivi, così come non lo sono i continui sgomberi che periodicamente vengono effettuati dalle forze dell’ordine – commenta il vice sindaco Luca Lettieri – Loano ostaggio di una decina di clochard? Purtroppo siamo ostaggio di leggi che non ci consentono di intervenire e di risolvere il problema alla radice. Avessimo la possibilità di effettuare ‘pattuglioni’ congiunti tutti i giorni sicuramente alla fine si stancherebbero. Ma è difficile, se non impossibile, richiedere l’assistenza di carabinieri e polfer. I problemi che abbiamo noi spesso sono moltiplicati in altre realtà”.