Savona. E’ stato processato per direttissima Erjon Hoxhai, l’albanese di 37 anni arrestato la scorsa notte in via Garroni con l’accusa di duplice tentativo di furto. L’uomo, un aula, ha negato di aver cercato di rubare in appartamento dando la sua spiegazione del perché è stato ritrovato sul terrazzo di un appartamento: “Avevo consumato della cocaina, non capivo niente quella sera, ma mi stavano seguendo e allora sono scappato su quel balcone”.
Una versione decisamente diversa rispetto alla ricostruzione delle forze dell’ordine (ad arrestarlo erano stati gli agenti della polizia municipale insieme ai poliziotti delle volanti) secondo cui Hoxhaj prima aveva tentato di rubare in uno stabile di via De Stefanis, dove però era stato costretto alla fuga, e poi in via Garroni.
L’albanese però ha respinto con decisione l’accusa di aver tentato di rubare nelle due abitazioni: “Mi seguivano dei creditori e quindi scappavo, ma avevo preso la droga e non capivo niente” ha ripetuto diverse volte al giudice. Nonostante abbia respinto le accuse, il suo arresto è stato convalidato, ma Hoxhaj è tornato libero con l’obbligo di presentazione per tre volte al giorno in caserma.
Alla fine l’albanese, che era assistito dagli avvocati Paolo Foti e Alfonso Ferrara, ha patteggiato un anno e due mesi di reclusione, senza la sospensione condizionale della pena. Hoxhaj, tra l’altro, era già finito al centro delle cronache perché nel gennaio 2016 è stato condannato in primo grado a quattro anni e dieci mesi per la rapina a casa dell’avvocato Emi Roseo, che era avvenuta nel febbraio del 2012.