Laigueglia. I “Cartelami”, apparati temporanei realizzati su legno, tela, latta o cartone e decorati a tempera o olio, che venivano realizzati per l’Adorazione delle Quarantore e per i così detti Sepolcri della Settimana Santa e attualmente custoditi nella chiesa di San Matteo di Laigueglia sono diventati oggetto di studio da parte di un gruppo di studenti dell’Università dello Stato dell’Ohio arrivati nella cittadina del ponente savonese. Hanno effettuato ricerche approfondite sui “cartelami” laiguegliesi che sono un fenomeno artistico secolare del Mediterraneo settentrionale.
“Si tratta di manufatti di grandi dimensioni risalenti al XVII secolo – spiega Lisa Florman, insegnante e presidente del Dipartimento di Storia dell’Arte, che ha sviluppato il corso con Laura Lisbona, docente del Dipartimento di storia dell’arte. “Sono stati creati su materiali poco costosi, ma decorati nello stile delle chiese cattoliche del nord Italia e mostrate durante la Settimana Santa intorno a Pasqua”.
Molti di questi pezzi sono stati scoperti e conservati in alcune chiese nelle zone rurali dell’Italia settentrionale. “Sono stati trovati nascosti nelle soffitte delle chiesa e nei depositi e ora gli storici dell’arte italiana si sono interessati alle tradizioni che circondano questi manufatti lungamente sopravvissuti”, spiega ancora Lisa Florman.
Uno studio finito Oltreoceano grazie alla “missione americana” svolta dallo storico Franco Boggero e da don Danilo Galliani che, su questo argomento, avevano partecipato in qualità di relatori proprio nello Stato dell’Ohio e al Museo di Arte Columbus.