Contestazioni

Bilancio, Dup e rifiuti: le minoranze di Loano sulle barricate in consiglio comunale

Sono stati questi gli elementi che hanno infiammato il consiglio comunale di qualche giorno fa

Il primo consiglio del Pignocca Bis

Loano. Bilancio, Documento Unico di Programmazione e l’ormai “famigerato” regolamento per la raccolta differenziata. Sono stati questi gli elementi che hanno infiammato il consiglio comunale di Loano di qualche giorno fa.

Così come anticipato, i consiglieri della lista civica LoaNoi Paolo Gervasi, Patrizia Mel e Daniele Oliva e i loro colleghi del Pd Gianni Siccardi e Giulia Tassara hanno levato le barricate e hanno contestato le scelte economiche fatte dalla maggioranza del sindaco Luigi Pignocca.

Spiega Gervasi: “Oltre al regolamento dei rifiuti, che noi da sempre bocciamo in quanto adattato alle esigenze della Stirano e agli errori commessi nell’appalto più che a favorire l’interesse della città, vogliamo focalizzare l’attenzione sul Dup e sul bilancio. Circa il Documento Unico di Programmazione, pur sottolineando la validità e completezza del documento, in considerazione dell’atteggiamento e degli storici comportamenti da parte di questa ‘amministrazione’ (sono loro ormai da anni) nel merito sottolineiamo la scarsa ‘originalità’ e ripetitività delle cosiddette linee strategiche (con particolare riferimento al turismo), la ‘volatilità’ delle opere pubbliche (gli impegni relativi alla passeggiata di ponente spariscono e riappaiono da anni, con importi sempre differenti), la mancanza di progettualità a livello urbanistico (nel Dup rispetto agli anni passati sparisce il riferimento al Puc, ormai disperso nonostante il progetto sia stato già pagato), la mancanza di adeguata programmazione e pianificazione a livello commerciale”.

“Il peccato originale del bilancio di previsione (che comunque in termini di entrate rispetta le previsioni già elaborate l’anno prima dagli uffici finanziari con riferimento al 2017) è dal lato della spesa, con particolare riferimento all’aumento dei costi del servizio di raccolta differenziata a distanza di nemmeno un anno dall’avvio del servizio e contrariamente alle più ottimistiche previsioni che scongiuravano aumenti a carico della collettività. Invece aumenti ci sono (e temiamo che non si fermeranno) sia per presunti servizi aggiuntivi (ci chiediamo che tipo di appalto abbiamo firmato se non sono state nemmeno rispettate le condizioni minime di servizi di pulizia cittadina precedentemente esistenti) che per la movimentazione dei cassonetti condominiali il cui costo anziché ricadere sui condomini interessati viene accollato a tutti i cittadini, compresi quelli che da tale servizio non hanno alcun beneficio”.

E proprio parlando del regolamento sulla differenziata, potrebbero presto esserci sviluppi anche extra-comunali: “Il mancato raggiungimento dei livelli minimi di raccolta differenziata, per i quali stiamo effettuando i calcoli che riteniamo ben differenti dalle ottimistiche previsioni espresse in consiglio dall’assessore all’ambiente, i maggiori costi aggiuntivi e la mancata applicazione di sanzioni a carico di Stirano per le sue inadempienze contrattuali, sono elementi che messi insieme danno luogo a cifre importanti (che ben potrebbero essere utilizzate sul territorio): per questo motivo, congiuntamente con il gruppo consiliare Pd, stiamo valutando con i nostri legali di riferimenti di portare la questione ‘rifiuti’ all’attenzione della procura della corte dei conti”.

Il primo consiglio del Pignocca Bis

Siccardi e Tassara hanno condiviso parte delle osservazioni fatte dai loro colleghi di minoranza: “Quando un anno fa siamo entrati per la prima volta nella sala del consiglio comunale – dicono i due Dem – per prima cosa abbiamo riconosciuto l’indiscusso successo elettorale della maggioranza e poi abbiamo dichiarato la nostra ferma intenzione di essere collaborativi nell’amministrazione del paese, offrendo lealtà e concreta disponibilità. Ritenevamo infatti che vi fossero molte analogie nell’enunciazione dei nostri reciproci programmi elettorali e che su quelle basi, ferme ovviamente le nostre diverse provenienze partitiche, si potesse elaborare un progetto molto più snello e partecipato. Facevamo seguito ai nostri propositi proponendoci ogni qualvolta percepivamo la necessità che un ‘brainstorming’ più allargato, avrebbe mitigato il disagio (per la nostra gente) di scelte non sempre appropriate”.

“Dobbiamo riconoscere che per un certo periodo questo metodo ha funzionato grazie alla informale disponibilità dell’assessore Manuela Zunino, del consigliere Luana Isella e, non dimentichiamolo, dell’altra forza di minoranza LoaNoi. All’improvviso però irrompe il bilancio, documento che ci duole dover ricordare anche per la minoranza rappresenta, per importanza, tutte le linee programmatiche e strategiche del nostro Comune. L’occasione però è solo propizia alla maggioranza per pavoneggiare con gli organi di stampa la sua illuminata competenza; mandando in affanno le strutture deputate e strafottendosene di un confronto con la minoranza nei toni sino ad oggi espressi”.

“Le reiterate osservazioni del capogruppo di LoaNoi Paolo Gervasi e di Gianni Siccardi sulle modalità con cui si voleva andare ad un analisi del documento, trovano la sola replica del segretario generale Rosetta Barbuscia, la quale vogliamo ringraziare per la folata d’assoluta professionalità e competenza che il suo avvento ha portato nel Comune di Loano, così come sentiamo il dovere di ringraziare quanti hanno contribuito alla redazione del documento, ma le nostre lagnanze erano e sono indirizzate ad una amministrazione che non sente il dovere di preventivamente confrontarsi con la minoranza, proprio in un momento in cui le risorse finanziarie vengono erose ed il fabbisogno del paese cresce”.

Il primo consiglio del Pignocca Bis

Proseguono Siccardi e Tassara: “Si capisce ora il perché la riunione dei capigruppo, richiesta congiuntamente d’urgenza da LoaNoi e dal Partito Democratico per discutere varie criticità tra cui il funzionamento delle commissioni, proprio a tale paragrafo venne interrotta ‘sine die’ e mai più convocata. L’intendimento delle minoranze era indirizzato ad una propedeutica discussione finalizzata alla costruzione di un documento che trovasse, nelle successive fasi, un logico ricollocamento nei capitoli di bilancio; andando cosi ad un discussione più fluida ed in parte certamente più condivisa. Risulta quindi evidente che questa amministrazione ha recentemente avuto, al proprio interno o per richiami esterni, un totale dietrofront nei confronti della minoranza, preferendo anteporre al dialogo un più gelido rapporto sulle basi dei numeri che ciascun schieramento rappresenta”:

“Scontiamo quindi un sistema comunicazione a dir poco farraginoso, accompagnato da una tempistica più usuale nei recuperi delle partite di calcio che consona all’importanza che il documento richiede. Non abbiamo, pertanto, difficoltà ad ammettere che il gruppo che rappresentiamo, per i motivi sopra esposti, si presenta alla discussione senza i necessari chiarimenti ed approfondimenti, ponendoci in difficoltà con il forte dovere che sentiamo nei confronti della città e del nostro elettorato”.

“Da una prima lettura, risulta evidente che l’impegno della maggioranza per Loano nell’esercizio in corso è eguale ad un encefalogramma piatto, sembrerebbero infatti prive di ogni indicazione le linee guida che questa amministrazione intenda adottare per il prossimo triennio. Il Documento Unico di Programmazione costruito e ben documentato dagli uffici di competenza è un attestato di estrema lucidità, dove si evince che lo sforzo di produzione non è sostenuto politicamente da una chiara strategia, privo di ogni obiettivo e finalizzato ad una pura operazione di ragioneria; procrastinando agli esercizi futuri flebili intendimenti di investimenti. Eppure la campagna elettorale era tronfia d’azioni a favore di: lavori pubblici, sociale, turismo, viabilità, sport e cultura e chi più ne ha più ne metta”.

“Tralasciando come piace definirlo alla maggioranza ‘Il nuovo sistema di raccolta differenziata’ su cui anche Kafka avrebbe avuto difficoltà nell’inserirlo negli estratti delle ‘angosce esistenziali’. Le azioni poste in essere sono da noi percepiti come una pura azione da copia ed incolla, che si tramanda negli anni, senza l’arguzia di cambiarne almeno l’ordine dei fattori; mentre noi della minoranza e sopratutto Loano è attesa da più tempo di indicazioni per il prossimo futuro”.

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