Ipotesi e smentite

Albenga, Melgrati: “Lavori ‘sospetti’ alla caserma Piave, in arrivo un Cie?”. Cangiano: “No, allarmismo inutile”

Botta e risposta tra l'ex sindaco di Alassio ed il primo cittadino ingauno

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Albenga. “Gli abitanti degli edifici fronteggianti alla caserma Piave registrano da alcuni giorni un via vai di operai alla caserma Piave per pulizie e manutenzioni. Si sono rivolti a me per denunciare queste preoccupazioni, soprattutto quando hanno visto arrivare un camioncino carico di bombole di gas. A cosa servono queste bombole? Perché vengono fatte queste manutenzioni? Perché sono stati puliti e potati i vialetti di accesso?”. Se lo chiede l’ex consigliere regionale Marco Melgrati.

La domanda deriva da un sospetto ben preciso: “La preoccupazione degli abitanti di Vadino, che poi è la preoccupazione di tutta Albenga, è che le voci di un possibile utilizzo della caserma Piave come C.I.E., Centro Identificazione Immigrati, già trapelate nel passato come ‘rumors’, possano diventare improvvisamente realtà, con una ordinanza della Prefettura di Savona su sollecitazione del Governo centrale, bypassando le autorità locali.
Invito quindi il sindaco di Albenga a chiedere spiegazioni su questi lavori di ‘manutenzione’ improvvisi, sull’utilizzo di queste bombole di gas, fotografate da un condomino di un edificio fronteggiante la caserma, in entrata alla Piave, e a rassicurare quindi pubblicamente i cittadini sul non arrivo di ulteriori immigrati, in un territorio quale quello di Albenga che ha comunque una forte concentrazione di extracomunitari africani, regolari e non, che qualche problema alla città crea già”.

“Sarebbe impensabile sommare alla situazione attuale nuovi arrivi di ‘profughi’ che sarebbero sguinzagliati per la città senza dover cercare nemmeno occasioni di lavoro – conclude Melgrati – I cittadini chiedono a gran voce che il sindaco fornisca rassicurazioni certe sull’uso, o meglio, il non uso, della caserma Piave come C.I.E. o, ancora peggio, come luogo dove ‘parcheggiare’ profughi in attesa (attese che diventano infinite) di altre destinazioni. Albenga non può tollerare una destinazione di questo tipo di questa proprietà demaniale”.

“Questa è una zona che teniamo sotto controllo, e non certo perchè lo dice Melgrati – è la replica del sindaco Giorgio Cangiano – e non c’è nessun intervento in atto volto a far venire migranti all’interno della caserma o a trasformarla in un Cie. Due giorni fa è stato fatto un sopralluogo da parte della polizia municipale, alcuni mesi fa sono state rimosse alcune cisterne di gasolio interrate da anni ed ora una ditta specializzata si occupa della bonifica dell’area, che tra l’altro non è demaniale ma è di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti ed è anche sottoposta alla tutela della Soprintendenza. Per questa ragione vanno sempre fatti interventi di mantenimento, non ci sono altri ‘retroscena'”.

Cangiano poi “bacchetta” Melgrati: “Credo che in un momento così delicato si dovrebbe evitare di fare allarmismo con dei comunicati stampa sul nulla, e magari prima chiedere informazioni a chi le ha. Per quanto riguarda il Cie, ho già espresso più volte la mia contrarietà nel collocarlo in una città che ha già tanti problemi come Albenga… ripeto che al momento non ci sono richieste nè ufficiali nè ufficiose in tal senso”.

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