Albisola/Celle. Dopo il drammatico incidente di ieri sulla A10, con la morte dei due operai Antonio Gigliotti e Giovanni Casaburi, le organizzazioni sindacali di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti e Sla-Cisal chiederanno all’azienda l’attivazione di una sottoscrizione volontaria, corrispondente a due ore di retribuzione, a favore delle famiglie delle vittime.
“Esprimiamo cordoglio alle famiglie delle vittime, Antonio Gigliotti e Giovanni Casaburi e vicinanza ai feriti” affermano i sindacati.
E dopo l’incidente la richiesta che arriva è quella di maggiore sicurezza: “In attesa dell’esito e nel rispetto delle indagini della magistratura, ribadiscono il proprio impegno quotidiano teso ad aumentare il livello di sicurezza, elemento indispensabile e di garanzia per tutti i lavoratori che gravitano su Autostrade e per tutti i clienti” concludono i sindacati i categoria. [LEGGI]
E anche Anmil sottolinea: “Proprio lo scorso giovedì 23 marzo sono stati pubblicati nella sezione Open Data gli aggiornamenti mensili sugli infortuni denunciati in ambito lavorativo all’Inail che, a fronte del forte aumento rilevato – sia per quanto riguarda gli infortuni senza esiti mortali che nel raffronto tra il primo bimestre 2017 e quello del 2016 sono stati 98.275 (registrando una crescita di +1,9% con 96.441 infortuni) che per i casi mortali, ben 127 quelli denunciati nei primi due mesi del 2017 rispetto ai 95 dell’anno precedente (+33%) – hanno visto l’Istituto assicuratore costretto a precisare che, oltre alla provvisorietà del dato, hanno certamente pesato sull’aumento dei casi mortali i tragici eventi che si sono verificati in Abruzzo”.
“Questi macro dati, all’indomani del gravissimo incidente accaduto sulla A10 fra Albisola e Celle – commenta il presidente dell’Anmil di Savona Giancarlo Bertana – ci colpiscono soprattutto perché questo quadro a tinte fosche non ha tuttavia riscosso attenzione da parte di opinione pubblica, media e istituzioni, se non ieri quando è avvenuto il tragico incidente che ha visto due camionisti travolgere un gruppo di operai intenti a completare i lavori di messa in sicurezza del medesimo tratto autostradale, compromesso da un altro incidente verificatosi il giorno prima”.
“Per noi – afferma Bertana – è inaccettabile l’assuefazione a numeri che parlano di vite umane la cui morte o incolumità potrebbe essere salvaguardata se solo si considerassero con maggiore determinazione e rispetto le norme antiinfortunistiche e, allo stesso tempo, venissero inasprite le sanzioni e le pene per chi è coinvolto in questi incidenti sempre evitabili”.
“Alle famiglie di questi giovani lavoratori, avendo provato sulla nostra pelle cosa significa perdere improvvisamente un congiunto e ritrovarsi ad affrontare un dolore immenso e ingiusto ma anche tanti problemi – conclude il presidente dell’Anmil -, siamo vicini e pronti a supportarle sotto ogni punto di vista”.