La sentenza

Telefonia, contratti “business” con irregolarità: promotore condannato

Il caso delle truffe era esploso nel 2012 in tutta la provincia di Savona

tribunale savona

Savona. Secondo l’accusa inseriva nei contratti clausole svantaggiose per i clienti e anche servizi non richiesti, grazie ai quali l’entità delle sue provvigioni saliva notevolmente, che però facevano gonfiare anche le bollette. Per questo motivo, nei giorni scorsi, un ex promotore della società Mediamax Srl, partner di Vodafone, è stato condannato per truffa a sei mesi di reclusione e 120 euro di multa con la sospensione condizionale della pena.

Il giudice Francesco Giannone, che lo ha assolto per una parte delle contestazioni mosse dalla Procura (32 casi sui 33 finiti nel capo d’imputazione), ha anche condannato l’imputato a risarcire la Mediamax (il danno sarà da quantificare con un altro procedimento) che si era costituita parte civile con gli avvocati Paolo Lavagnino e Davide Zoppi.

L’episodio per il quale Beltramo è stato condannato era quello relativo ad una società savonese specializzata in bioedilizia e tecnologie solari. Un caso per il quale la difesa in aula ha sottolineato come il mancato sconto sulla fattura fosse imputabile ad una serie di problemi tecnici per i quali il promotore non aveva nessuna responsabilità.

Il caso delle truffe intorno ai contratti business era esploso nel 2012 in tutta la provincia di Savona quando le associazione dei consumatori avevano segnalato decine e decine di casi di irregolarità intorno ai contratti di telefonia con diverse compagnie (gli episodi di truffa contestati a Beltramo dalla Procura erano appunto 33 in totale, ma il promotore è stato condannato soltanto per uno di questi).

“Attendiamo di visionare le motivazioni del Giudice ma possiamo dire già fin d’ora che, anche per questo unico nominativo, ci pare una decisione non condivisibile per la quale faremo appello; infatti proprio per questo unico cliente, già in primo grado, abbiamo prodotto copiosa documentazione a dimostrazione della totale insussistenza delle accuse” la precisazione dell’avvocato Maurizio De Palo che ha difeso Beltramo.

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