Il commento

Segreteria del Pd, Giacobbe: “Gruppo motivato per sostenere Orlando”

"Abbiamo bisogno di ritrovare una dimensione collettiva e non leaderistica della politica, essere una comunità che sa che 'da soli non si può'"

andrea orlando

“Un gruppo numeroso, composito e molto motivato ha partecipato ieri sera alla prima riunione di attivisti del Pd che sosterranno Orlando come segretario del Partito. Un gruppo dell’area savonese, e con i referenti per Valle Bormida e Ponente, dove ripeteremo gli incontri. Da subito è stato avviato un lavoro capillare di confronto con gli iscritti, che per primi saranno chiamati a pronunciarsi; ma la cosa importante è riportare tra i cittadini una discussione vera su cosa vogliamo, non per il Pd, ma per loro, per il Paese, per ciascuna comunità”. E’ questo il commento dell’onorevole Anna Giacobbe dopo la riunione di ieri sera per sostenere la candidatura a segretario nazionale del Partito Democratico di Andrea Orlando.

“Abbiamo bisogno di ritrovare una dimensione collettiva e non leaderistica della politica, essere una comunità che sa che ‘da soli non si può’: vale per la vita interna interna del partito, vale per il rapporto con altre forze politiche e con le organizzazioni della società. Non essere allineati al capo, ma radicati nel territorio e nella società, come criterio per la selezione di chi rappresenta il popolo, a livello nazionale e locale. Pensare di superare gli ostacoli puntando sulle energie di un uomo solo e di chi lo sostiene, si è dimostrato un errore: ha buttato via anche gran parte di quelle energie, quello spirito innovativo nei modi della politica che aveva avvicinato tante persone; tra chi ha lentamente e silenziosamente lasciato il Pd in questi anni (come militante o come elettore) non c’è solo qualche ‘vecchio comunista’, ma anche tanti ‘nativi’. L’idea di risolvere problemi complicati con la concentrazione del potere e con la velocità dei processi decisionali, è stata bocciata dal Referendum, al di là dei contenuti di merito di quella consultazione: in ogni caso il nostro sistema politico sarà meno ‘maggioritario’, che piaccia o no” prosegue Giacobbe.

“La crescita delle diseguaglianze ha peggiorato la condizione materiale di molti; l’incertezza del futuro crea chiusure, paure che non si allontanano dicendo che si ‘deve’ avere fiducia. Pensare che quelli che ce la fanno riusciranno a metter in moto l’economia, e poi il resto verrà da sé, è sbagliato, e non è risultato convincente per molti che ‘non ce la fanno’ e che non vogliono sentirsi ‘gli ultimi che non saranno lasciti indietro’, ma protagonisti del proprio futuro. Riflettiamo sul fatto che, nonostante le cose buone realizzate dal Parlamento e dal Governo, la distanza che i cittadini sentono nei nostri confronti non è diminuita” aggiunge l’onorevole del Pd.

“Chi scegli di sostenere Orlando mette in questione tutto questo: non lavora contro Renzi, verifica che Renzi non sta prendendo atto di queste cose e non cambia il suo approccio: e invece queste correzioni servono al Pd, non ad una sua parte, per fare bene il nostro lavoro, per essere al servizio della comunità” conclude Giacobbe.

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