Savona. Anche quest’anno il 25 Aprile a Savona sarà all’insegna della polemica politica. Prima l’attacco sul mancato contributo di 12 mila euro per le celebrazioni dell’Anpi, ieri la risposta del capogruppo di Forza Italia Angelo Vaccarezza, considerazioni che sono state al centro di parole forti circolate sui social.
“Non sarei tornato, oggi, sulla polemica per le celebrazioni del 25 Aprile nel Comune di Savona, ma vista la quantità di insulti che mi sono stati dedicati sui social e alcune imprecisioni sulle mie dichiarazioni, ritengo doveroso chiarire alcuni concetti: La festa della Liberazione a Savona ci sarà. Nessuno all’interno dell’amministrazione comunale ha mai affermato il contrario, nessuno ha mai negato la propria collaborazione per trovare soluzioni differenti ma assolutamente rispettose dell’istituzione della ricorrenza” afferma Vaccarezza, che oggi è tornato sull’argomento.
“Ciò che invece non ci sarà più, ed è bene che i compagni se lo mettano in testa, è il contributo di 12 mila euro chiesto dall’Anpi per fare una cosa anche con le celebrazioni solenni non c’entra nulla, ma proprio nulla. È una festa, a pagamento, con relativa sagra alimentare, alla fortezza del Priamar”.
“Che fine faranno poi i soldi incassati dalla kermesse del “risotto comunista”, della “peperonata rossa” è facile immaginarlo. È perfettamente inutile accusare l’attuale amministrazione di non rispetto dei valori della Resistenza e di molti altri concetti che evidentemente i #resistentinoninappetenti conoscono solo per sentito dire”.
“Voi compagni avreste usato soldi pubblici per farvi la vostra festa, e siete stati abituati troppo bene negli anni di (mal) governo del Partito Democratico. Il Comune di Savona ha finito di finanziare abbuffate di partito e, potete starne certi, finché resteremo al governo noi, non lo farà mai più. La festa è finita, i compagni…se ne vanno” conclude Vaccarezza.