Riforma oscura

Sanità, critiche da sindacati e M5S alla riforma della Regione: “Una svendita ai privati”

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Liguria. “La lettura della delibera di Alisa che avvia l’indagine conoscitiva sull’interesse dei privati alla gestione degli ospedali del Ponente ligure, genera in noi ulteriori perplessità sulla validità complessiva del progetto di riordino della sanità in Liguria”. Lo afferma in una nota la Cgil ligure che torna all’attacco sulla riforma sanitaria varata dalla Regione Liguria.

“L’indagine, infatti, presenta agli operatori sul mercato l’attività attuale degli ospedale di Cairo, Albenga e Bordighera, senza mai dire che cosa serva realmente alle persone di quei territori, quali budget saranno assegnati e neppure quali sono e saranno i costi di gestione degli stabilimenti”.

“E’ come se la Regione dicesse: noi vi indichiamo dove sono gli ospedali e che cosa c’è dentro oggi. Fateci voi delle proposte su quello che siete in grado di fare, a prescindere dai bisogni dei cittadini, che noi poi valuteremo. Spiace notare la totale abdicazione di Alisa e Regione rispetto ai loro compiti di programmazione e di lettura delle necessità di salute dei cittadini”.

“Peraltro, i dati delle tabelle allegate dimostrano il costante e generalizzato calo, negli ultimi anni, dei volumi delle prestazioni ospedaliere e la corrispettiva costante e generalizzata crescita dei volumi degli interventi ambulatoriali e della medicina del territorio”.

“Finché siamo in tempo, ossia prima che vengano emessi i bandi, consigliamo alla Regione di fermarsi a riflettere e leggere i dati che abbiamo davanti, provando davvero a programmare il sistema sanitario sulla base dei reali bisogni, non lasciandolo in balia del mercato” conclude la Cgil ligure.

E un altro affondo alla riforma sanitaria arriva dal M5S: “La grande svendita della sanità pubblica ligure ai privati lumbard ed emiliani è partita. Senza ascoltare nessuno e in barba alle opinioni di cittadini e comitati, l’assessore Viale è pronta a consegnare per 9 anni l’ABC della Sanità ligure (Albenga, Bordighera e Cairo) in mano alle aziende private, che si preparano a trasformare tre presidi sanitari chiave dell’imperiese e del savonese in un proprio asset a scopo di lucro” afferma il consigliere regionale Andrea Melis.

“Il tutto senza aver ancora spiegato, nel dettaglio, quali tipi di prestazioni passerebbero ai privati e quali resteranno al pubblico, quali controlli e vincoli saranno messi in atto per tutelare il diritto all’accesso alla salute libero, gratuito ed efficiente per tutti i liguri?”.

“Domande sin qui programmaticamente inevase da parte dell’assessore Viale e che sono al centro di un’interrogazione del MoVimento 5 Stelle che discuteremo a breve in Consiglio regionale. Non ci rassegniamo ad assistere allo smantellamento della sanità ligure” conclude Melis.

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