Conferma

Profughi a Varazze, Cerruti replica a Bozzano: “Finalmente ci ha dato ragione: ce ne sono troppi”

"Siamo un comune turistico e averne così tanti è un fatto gravissimo”

Gianantonio Cerruti Varazze

Varazze. “Bozzano finalmente ci ha dato ragione. Si è svegliato e ha capito che c’è un problema grave di overquota per quanto riguarda il numero di immigrati presenti sul nostro territorio” immigrati a Varazze”. Così il capogruppo di minoranza di “Amo Varazze” Gianantonio Cerruti commenta le dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa dal primo cittadino varazzino in merito alla quota di profughi presente nella località rivierasca.

Durante la conferenza stampa convocata appositamente per fare chiarezza in merito alla questione, Bozzano era stato perentorio: “I numeri usciti in questi giorni non corrispondono alla realtà. A Varazze la percentuale di migranti ospitati è di 7.24 ogni mille abitanti. E non potranno in alcun modo aumentare. Altro che numero doppio o triplo rispetto al massimo consentito. Siamo sopra il limite del 5 per mille solo di 2.24 punti, e da noi non potranno aprire nuovi Cas. Chi divulga numeri diversi fa solo allarmismo”.

Il “chi” in questione era ovviamente Cerruti, secondo il quale a Varazze il numero di profughi era ben superiore (addirittura tre volte superiore) a quello poi indicato dal primo cittadino dati alla mano: “Bozzano tende a minimizzare – afferma oggi Cerruti – ma in realtà il problema c’è. Varazze è un comune a vocazione turistica e avere una overquota così alta è un fatto gravissimo”.

Secondo Bozzano, come detto, la overquota è molto contenuta e comunque molto più bassa rispetto a quella indicata dalla minoranza consiliare, che viene tacciata di allarmismo: “Questo è falso – dice il capogruppo Cerruti – Fino al 27 febbraio il limite di profughi era del 2.5 per mille. La prefettura lo ha alzato. Ma ciò non toglie che la overquota rimane. E’ unitile che facciamo guerre sui numeri. I dati confermano che noi diciamo la verità e cioè che siamo in overquota per quanto riguarda i migranti. Anzi, i dati dicono che siamo il comune turistico ad avere più immigrati”.

E c’è di più: “Sul nostro territorio ci sono due Cas dislocati su quattro edifici. Tre di questi si trovano nel centro di Varazze e uno sul lungomare. Dal punto di vista turistico questo è un fortissimo danno d’immagine per la città”.

“Credo che fino a ieri Bozzano non conoscesse i dati relativi ai migranti presenti sul nostro territorio. Sono state la nostra presa di posizione, i nostri manifesti e la nostra campagna sui media a far muovere le cose e a spingerlo a guardare i dati. Ma da qui a risolvere il problema ce ne passa”.

I dati, dunque, affermano che Varazze ospita più profughi di quanti dovrebbe. Agli ospiti ufficialmente registrati e quindi in regola vanno aggiunti poi quelli irregolari come i venditori ambulanti che “lavorano” sul lungomare: “In campagna elettorale Bozzano affermava di poter risolvere tutti i problemi di Varazze. Ora ci troviamo ad avere una città in cui, oltre ad avere il problema dei migranti (che è grave dal punto di vista sociale, della sicurezza e dell’immagine turistica), abbiamo il problema dell’abusivismo commerciale. Se a questo andiamo ad aggiungere le altre criticità riguardanti l’ondata di furti senza precedenti che si è registrata nella frazione di Casanova, allora ci chiediamo che fine abbia fatto il ‘sindaco sceriffo’ della campagna elettorale. Ha le pallottole spuntate o non ha più munizioni?”

“Bozzano scarica la colpa sul blocco delle assunzioni che non permette di assumere agenti e sulla chiusura della caserma della guardia di finanza? Nessuno gli ha ordinato di fare il sindaco. Quando si è candidato conosceva i problemi che affliggevano la città. Quello della guardia di finanza è un problema originatosi con le passate amministrazioni, che comunque non potevano farci niente visto che si sono viste chiudere la caserma da un mese all’altro. Anzi, c’è da dire che se da un lato aveva chiuso la caserma della guardia di finanza, dall’altro aveva aperto quella della guardia forestale che però ora non sappiamo neanche che fine abbia fatto”.

“Se facciamo dietrologia possiamo dire che negli anni ’80 il Comune di Varazze aveva 35 vigili – prosegue Cerruti – Ci attacchiamo a queste cose? Il sindaco veda di risolvere i problemi adesso e faccia percepire ai cittadini che sicurezza e turismo sono temi cari a questa amministrazione. Su queste due partite i dati in nostro possesso sono sempre negativi. E allora ci viene da pensare: a cosa ci serve un sindaco così?”

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