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Primarie Pd, il circolo di Albenga schierato con Renzi. Vazio: “E’ la guida più forte”

Vazio ritiene che in provincia di Savona Renzi “farà un risultato molto positivo"

Vazio Renzi

Albenga. Ben 107 preferenze su un totale di 123 schede che rappresenta l’86 per cento dei voti totali. Il circolo del Pd di Albenga è schierato in gran parte con Matteo Renzi. E’ questo il dato che emerge della prima “consultazione interna” avvenuta tra gli iscritti al circolo ingauno del Partito Democratico in vista delle primarie nazionali che si terranno il prossimo 30 aprile.

Le “pre primarie” che si sono tenute nei giorni scorsi hanno visto il segretario uscente trionfare di larghissima misura sui suoi due avversari principali: come detto, Matteo Renzi ha ottenuto 107 voti personali; Andrea Orlando ne ha ottenuti 14 e Michele Emiliano soltanto 2 preferenze. Situazione analoga si è registrata a Ceriale, dove Renzi ha sbancato ottenendo 8 preferenze su 8 voti totali (Orlando ed Emiliano non hanno ottenuti alcuna preferenza).

Sia ad Albenga che a Ceriale, dunque, i Dem sembrano essere schierati tutti a favore dell’ex premier. Un risultato che non stupisce il deputato Pd Franco Vazio, che nota: “Quello di Albenga è un circolo in cui la politica viene vissuta intensamente. E non solo ora, ma da tempo immemore, anche da prima che nascesse il Pd. Il gruppo dirigente è molto compatto rispetto al gruppo degli iscritti e anche di fronte a queste consultazioni si è mantenuto unito e ha espresso una forte indicazione. Forse la mia presenza nel gruppo dirigente nazionale ha contribuito a ribadire questa posizione, ma bisogna ricordare che anche in occasione delle precedenti primarie il Pd di Albenga si era espresso in massa in favore di Matteo Renzi. In quell’occasione il risultato era stato meno eclatante rispetto al dato attuale e ciò significa che Renzi è andato ancora meglio rispetto al passato”.

Anche alla luce di questi numeri, Vazio ritiene che in provincia di Savona Renzi “farà un risultato molto positivo. L’ultima volta aveva ottenuto il 52 per cento delle preferenze. Mi auguro che l’intenso lavoro che abbiamo svolto porterà ad un risultato assai significativo. Nel nostro territorio l’area renziana non si è rafforzata in termini di ruoli politici, ma si è rafforzata in termini di ruoli amministrativi. Pensiamo al sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano, a quello di Quiliano Alberto Ferrando, al suo collega di Celle Ligure Renato Zunino, al sindaco di Albenga Giorgio Cangiano, a quello di Cisano sul Neva Massimo Niero, al vice sindaco di Laigueglia Giancarlo Garassino. Insomma, abbiamo tanti amministratori schierati a favore di Matteo Renzi e perciò mi aspetto un ottimo risultato”.

LA LETTERA DI FRANCO VAZIO INDIRIZZATA AGLI ISCRITTI DEL PD

Eppure, a livello nazionale, c’è chi ritiene che dopo il risultato del referendum dello scorso dicembre Renzi abbia lasciato il governo e anche la sua leadership all’interno del Pd quasi “con la coda tra le gambe”. Un punto di vista che Vazio non condivide affatto: “E’ un punto di vista surreale e dovuto al fatto che in Italia non siamo abituati ad un leader politico che, di fronte ad una sconfitta elettorale, si dimette e avvia un processo di confronto interno al partito di cui fa parte. Questo, però, è proprio quello che sta avvenendo. Pensiamo a quello che è avvenuto qualche giorno fa al Lingotto di Torino, che è stato un evento di massa straordinario che ha visto la partecipazione di migliaia di persone impegnate alla costruzione di una mozione”.

“Ovviamente questo non significa che gli altri candidati non abbiano dignità di partecipare alle primarie, anzi. Ma è chiaro che il Pd si sta stringendo attorno a colui che ritiene essere la guida più forte e in grado di guardare al futuro, all’Europa e alle speranze per i nostri figli. E il Pd proprio questo deve fare: interpretare il futuro, i sogni e le speranze. La leadership di Renzi ha questo significato. Io sto vivendo questi momenti con lui ed i suoi collaboratori e ci sentiamo particolarmente coinvolti”.

“Sui media fa più ‘scena’ lo scandalo che i meriti, che le leggi che vengono approvate. In questo periodo stiamo affrontando temi straordinari. Durante il governo Renzi abbiamo promosso leggi e iniziative che mai ci saremmo sognati di affrontare, che hanno fatto parte dei programmi della sinistra da trent’anni e oggi sono realtà. Tutto questo perché la guida politica di Renzi è fortissima. A chi obbietta che la guida politica di un partito non debba essere capo del governo dico che in tutte le parti del mondo le cose funzionano così. Pensiamo a Martin Schulz, presidente del Partito Socialdemocratico di Germania e ora candidato a primo ministro. Una volta al governo, è il partito che guida l’azione politica”.

Eppure altri esponenti del Pd ritengono che sia necessaria una svolta. Ad esempio, la deputata Pd Anna Giacobbe (anche lei savonese come Vazio) ritiene che la guida migliore per il Pd sia Andrea Orlando, l’unico in grado di creare un Partito Democratico in grado di “tenere insieme le persone, che le faccia lavorare insieme, che esprima con la società un rapporto più fecondo di quanto non abbia fatto in questi anni”.

“La gente va avvicinata realizzando idee – risponde Vazio – Il Pd ha dimostrato la vicinanza alla gente con il governo Renzi, che ha portato avanti le proprie riforme grazie alla determinazione straordinaria di Matteo Renzi. Senza ciò avremmo fatto bellissimi convegni e discussioni che non si sarebbero mai tradotte in legge. Col sistema costituzionale che abbiamo, tante leggi non avrebbero visto la luce senza una maggioranza ed una fiducia trasversale che va oltre il partito. Ciò ci ha permesso di approvare leggi che facevano parte del programma elettorale dei Ds prima del primo Pd poi. Certo, tutto è migliorabile. Ma intanto le abbiamo approvate”.

Per tutti questi motivi, Vazio e gli altri sostenitori di Renzi rivolgono “un appello al voto a queste persone e a questa leadership. In questa campagna elettorale stiamo costruendo è una squadra fortissima e molto coesa. E questa la cosa più bella. Specie perché questa squadra c’è da tempo ed è una squadra composta da giovani e meno giovani che hanno una visione comune”.

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