Savona. Garanzie per i lavoratori ex Gsl, eventuali nuove assunzioni e soprattutto la definizione dei tempi per la ripresa dell’attività sanitaria e quindi della riapertura del reparto di ortopedia privata di Albenga. Sono stati questi gli argomenti al centro dell’incontro tra i sindacati e i vertici del Policlinico di Monza tenutosi oggi nella sede della Cgil di Savona.
Un incontro che arriva dopo una serie di lungaggini burocratiche che per settimane hanno lasciato in sospeso l’ufficializzazione del vincitore del bando di gara della Regione per l’individuazione del nuovo gestore del reparto di ortopedia privata dell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga. Un’attesa che, a giudicare da questo primo incontro, non è stata vana: “L’incontro è andato abbastanza bene – dice il segretario della Fp-Cgil di Savona Ciro Ferrentino – I nostri interlocutori ci hanno confermato la loro intenzione di ripartire molto velocemente”.
I tempi sono molto stretti: “Già la prossima settimana avremo un incontro con i lavoratori e con il Policlinico di Monza per definire il percorso di tutti i dipendenti, per capire quanti di loro sono disponibili a rientrare. Alcuni, infatti, potrebbero avere avuto altre opportunità professionali e quindi non essere intenzionati a tornare a lavorare nel reparto: nel caso, occorrerà valutare eventuali nuove assunzioni. L’idea è anche quella di recuperare personale sul territorio, magari da aziende in crisi. Questo è un elemento che ci conforta ulteriormente. Insomma, si va avanti per fortuna”.

La richieste avanzate dai sindacati sono state soddisfatte tutte: “Tutto quello che era sul tavolo è stato condiviso in pieno – conferma il delegato di Fp-Cgil – I contratti sono quelli previsti dal bando, così come anche gli accordi a tempo indeterminato. Questa è una cosa molto positiva”.
I tempi sono brevi anche per quanto riguarda la riapertura: “Si parla di metà aprile, primi di maggio”, sottolinea Ferrentino.
Soddisfatto del primo incontro coi rappresentanti dei lavoratori è anche Massimo De Salvo, presidente del Cda di Policlinico di Monza spa: “Ho trovato persone che hanno a cuore i lavoratori, il percorso e la continuità di un progetto partito qualche anno fa. Noi imprenditori non possiamo che essere ben allineati con questo spirito. L’obiettivo è quello di servire i malati del nostro territorio e oggi abbiamo trovato una condivisione dei tempi molto importante”.
Insomma, azienda e sindacati paiono andare a braccetto. Una cosa non da poco e che lascia ben sperare dopo settimane di incertezza che hanno fatto temere che la riapertura del reparto avesse tempi ancora più lunghi del previsto: “Io personalmente ero tranquillo. Ci sono tempi tecnici (purtroppo la normativa italiana è molto precisa) e giustamente le persone cercano di tutelare i propri diritti anche di fronte alla giustizia. Questo ovviamente allunga le cose. Fortunatamente siamo a buon punto per la ripresa dell’attività e di questo siamo molto contenti”.
Ora il Policlinico di Monza si dovrà “meritare sul campo” sia l’attesa e soprattutto dovrà non far “rimpiangere” il passaggio di testimone da Gsl superando l’iniziale diffidenza di parte di un territorio che non ha completamente digerito la chiusura del reparto voluta dalla Regione: “So che chi ha lavorato qui ha lavorato complessivamente bene – commenta De Salvo – Nonostante questo, sono state fatte poi scelte diverse per motivazioni che non mi compete valutare e giudicare. Al di là del parere del territorio avremo come sempre la responsabilità di provare a lavorare bene. Facciamo un lavoro che tocca la salute delle persone. Sentiamo questa responsabilità, come la sentiamo per tutti gli altri nostri mille e 200 posti letto e nei confronti dei nostri tremila collaboratori che ogni giorno lavorano con noi”.

Tornando all’aspetto tecnico e soprattutto ai tempi di riapertura del reparto, il presidente del Cda di Policlinico di Monza specifica: “A questa riunione mancava l’Asl2 savonese, che l’Ente gestore pubblico del servizio. A breve ne incontreremo i vertici per condividere con loro un percorso. Ci auguriamo che aprile sia il mese in cui inizieranno le prime attività, ma è corretto e giusto condividere questa decisione con chi fa programmazione. Oggi volevamo trovare il dialogo coi sindacati e la condivisione di alcune tempistiche perché ci preme che i collaboratori che oggi sono a casa abbiano delle risposte. Ma subito dopo andremo a dialogare con l’ente programmatore per definire nel dettaglio i veri tempi tecnici”.
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