Fine sciopero

Dopo le proteste lo sciopero dei pescatori è cessato ma i timori non svaniscono

"Da Roma sappiamo che il Ministero si è preso 15 giorni di tempo, sulla legge che contestiamo. Vedremo cosa accadrà"

pescatori

Savona. Possono tirare un sospiro di sollievo gli albergatori, i ristoratori, ma anche i titolari di pescherie della provincia e quindi i semplici cittadini, che temevano che la serrata potesse andare avanti anche questa settimana dopo le proteste dei giorni scorsi in Riviera e soprattutto nella Capitale.

Da oggi si torna a pescare, lo sciopero delle reti al momento è sospeso. Il mondo della pesca, e quello delle principali marinerie attive in Riviera per ora depone gli arpioni e torna a sperare nel dialogo per contrastare il possibile arrivo di maxi-multe dall’Unione europea per il pesce sottomisura.

L’ammiraglio della capitaneria di porto della Liguria Giovanni Pettorino ha ascoltato i pescatori e li ha rassicurati che, dove potrà, si farà carico delle loro istanze: ovviamente deve fare rispettare la legge ma ha capito le motivazioni che ci hanno portato a scioperare e a protestare in questi giorni.

A colloquio con Pettorino c’era una rappresentanza di dieci persone in tutto, provenienti da ogni parte della Liguria, in rappresentanza delle diverse categorie di pesca. Lo sciopero a oltranza che più pescatori hanno portato avanti, da martedì scorso, dopo la protesta davanti a Montecitorio con scontri e fumogeni, al momento è quindi sospeso. Anche il corteo annunciato a Genova, non si è tenuto alla luce delle aperture arrivate da Roma. “Da Roma sappiamo che il Ministero si è preso 15 giorni di tempo, sulla legge che contestiamo. Vedremo cosa accadrà e al momento mostriamo la nostra volontà, tornando a pescare”.

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