Savona. “Evidentemente quella del 25 Aprile è una festa che interessa soltanto al centro-sinistra. E meno male che non dovevamo buttarla in politica”. Così il segretario cittadino del Pd di Savona, Barbara Pasquali, risponde all’ennesima dichiarazione del capogruppo di Forza Italia in Regione, Angelo Vaccarezza, in merito alle celebrazioni della Festa della Liberazione.
Dopo il consigliere regionale Dem Luigi De Vincenzi e il consigliere comunale Elisa Di Padova, ora a parlare il è responsabile locale del Partito Democratico, il cui pensiero è condiviso da “tutto il partito a livello provinciale, dal segretario savonese Fulvio Briano, dal futuro segretario provinciale Giacomo Vigliercio e da tutto il gruppo consiliare di Savona”.
“Abbiamo sentito la risposta molto piccata di Angelo Vaccarezza – dice Pasquali – Finalmente abbiamo capito qual è l’importanza della celebrazione del 25 Aprile per il centro-destra. A sentire Vaccarezza, è chiaro che si tratta di una festa che riguarda solo noi, solo la sinistra. Qualcuno (come il sindaco Caprioglio) aveva detto che bisognava evitare di buttarla in politica e noi infatti abbiamo ribadito che si tratta di una festa di tutti e che quindi da tutti va celebrata. Ma a buttarla in politica è stato il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, che ha detto che è una festa che riguarda solo noi. Quindi i principi, i valori della Festa della Liberazione sono qualcosa che riguardano pochi e non tutta la cittadinanza. Questo mi pare un discorso molto politico, che (sottilineo) non abbiamo fatto noi”.
“Noi continueremo a difendere i valori della democrazia e della Liberazione e continueremo ad andare in piazza. Negli anni passati non ho visto il sindaco Caprioglio scendere in piazza il 25 aprile e non l’ho visto nemmeno la sera del 24 aprile in piazza Martiri della Libertà così come facciamo noi quotidianamente (e non soltanto nelle date ‘comandate’). Ad Angelo Vaccarezza dico che visto che questa festa riguarda noi, ce ne occuperemo noi. Cercheremo di portare in piazza tutti i cittadini di Savona. La Festa della Liberazione è una festa di tutti e soprattutto di Savona quale Medaglia d’oro della Resistenza”.
Nei giorni scorsi, l’ex vice sindaco Livio Di Tullio aveva commentato: “E’ partita la gara tra associazioni e partiti a chi paga la corona e a chi la paga più grossa. E’ possibile essere così scemi? Occorre rivendicare il fatto che le corone del 25 Aprile le debba pagare il Comune (piccole o grandi che siano) perché questo è il valore della ricorrenza: l’amministrazione comunale, rappresentante della comunità tutta, ricorda i Caduti della Resistenza. Invece questi ricorrono al fai da te, al Brico del 25 Aprile. Poi passeremo al fai da te dell’assistenza sociale, all’Ikea dei mobili scolastici e così via”.
Oggi Pasquali replica così: “Non ho mai detto che ci vogliamo sobbarcare il costo delle corone, ma semplicemente ho detto che saremo a fianco di chi vuole celebrare la festa. Questo non significa togliere l’impiccio all’amministrazione che invece doveva organizzare per tempo questa festa”.