Andora. Hanno patteggiato i due trentenni rumeni che ieri sono stati arrestati dai carabinieri della stazione carabinieri di Andora per il reato di detenzione di documenti contraffatti.
I giovani sono stati notati nel centro abitato di Andora, mentre passeggiavano. I militari li hanno fermati per un controllo e poiché erano particolarmente agitati, hanno deciso di effettuare una perquisizione personale a loro carico, trovandoli in possesso dei documenti falsificati, di cui non sapevano fornire una plausibile giustificazione al possesso. Si trattava di carte di identità spagnole e croate, codici fiscali italiani e carte Poste Pay italiane, tutti recanti generalità false.
Sono ancora in corso accertamenti da parte dei carabinieri, anche se si presume che i due utilizzassero i documenti falsi per commettere delle truffe on line, in particolare vendendo beni o servizi ad un pubblico ignaro, il quale poi pagava il corrispettivo versandolo sulle Poste Pay dei truffatori, senza però poi mai ricevere quanto acquistato. Ai due malviventi è stata trovata anche una somma di 3.100 euro e 1.100 sterline, dalla dubbia provenienza, denaro posto sotto sequestro dai militari in attesa di ulteriori riscontri investigativi su i due arrestati.
Questa mattina i due sono stati processati per direttissima presso il tribunale di Savona. I due hanno patteggiato un anno di reclusione con sospensione della pena.