Braccia incrociate

Ata spa, fumata grigia all’incontro tra sindacati e azienda: sciopero e presidio in piazza dei lavoratori

La Cgil: "Non vorremmo che la privatizzazione totale o parziale di Ata rappresentasse il reale obiettivo per qualcuno già dall’inizio”

Ata Spa Savona

Savona. Nuovo sciopero con presidio in piazza Sisto IV per i lavoratori di Ata spa. Ad annunciarlo è il segretario provinciale di Fp-Cgil Fausto Dabove al termine di un nuovo incontro tra i sindacati e la direzione della società partecipata avvenuto oggi.

“L’incontro di oggi non ha portato soluzioni concrete alle molte questioni che lavoratori ed organizzazioni sindacali stanno ponendo da mesi e mesi – dice Dabove – Di conseguenza, rimane confermato lo sciopero del prossimo 20 marzo”.

Diversi i motivi del contendere: “La proprietà ed in particolare l’azionista di riferimento (il Comune di Savona), forse anche a causa delle diverse posizioni di merito all’interno della stessa giunta, non ha ancora dettato le linee di indirizzo necessarie al raggiungimento di obiettivi concreti e coerenti con l’impegno, dichiarato in tutte le sedi, di rilanciare Ata spa preservando la proprietà pubblica. La gestione dell’azienda è limitata ad iniziative insufficienti per il rilancio dell’azienda e per il miglioramento del servizio reso ai cittadini. Dopo tutti questi mesi non sono ancora stati presentati alle organizzazioni sindacali ed ai lavoratori né concreti piani di rilancio per Ata spa e neppure piani industriali rispondenti alla complessità di un contesto difficile in cui non si vedono neanche scelte di reale discontinuità nelle politiche gestionali e di governo dell’azienda”.

“Restano, dunque, aperte ed irrisolte dopo mesi e mesi le stesse questioni che avevano già portato alle precedenti vertenze (maggio e ottobre 2016) ed al primo sciopero dello scorso gennaio. Tra i molti rischi di tale contesto c’è anche quello di ritrovarsi con risultati ben diversi dalle dichiarazioni e dagli impegni più volte ascoltati in merito alla volontà di rilanciare Ata, di preservare la proprietà pubblica, di tutelare l’occupazione e altre questioni. Non vorremmo che, per come stanno andando le cose, la privatizzazione totale o parziale di Ata rappresentasse il reale obiettivo per qualcuno già dall’inizio, al di là di ogni buona intenzione dichiarata più volte ed in diverse sedi”.

“In questo senso – prosegue Dabove – pur nel rispetto delle legittime posizioni e valutazioni di ogni singola organizzazione sindacale, è difficile comprendere le affermazioni espresse agli organi di informazione da parte di chi non ha partecipato alla proclamazione dello sciopero del prossimo 20 marzo (pur aver aperto unitariamente la vertenza lo scorso mese di gennaio) secondo cui ‘aderire significa favorire i privati’. Affermazione davvero discutibile nel quadro generale appena descritto e decisamente contraddittoria rispetto ai percorsi sindacali condivisi fino a qualche giorno prima”.

“Riteniamo sbagliato anche tentare di spostare l’attenzione dalle discussioni industriali che riguardano Ata: per Fp-Cgil di Savona la questione prioritaria è, e rimarrà, quella del rilancio di Ata di proprietà pubblica, delle garanzie per i livelli occupazionali e per il mantenimento delle attività dentro il perimetro aziendale, di servizi efficienti e migliori per i cittadini. Richieste che Fp-Cgil ha ripetuto in tutte le vertenze aperte fino ad oggi e che, se occorre, continuerà a ribadire e sostenere con l’adeguata iniziativa sindacale”.

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