Savona. Il mantenimento dello status di società pubblica e di tutte le attività che la rendono una azienda “multiservizi” e, in generale, tutele per i lavoratori che da tempo vivono un momento di grave incertezza. Sono questi i principali impegni che conterrà il protocollo di intesa che il Comune di Savona si è impegnato a sottoscrivere insieme con i rappresentanti sindacali dei dipendenti di Ata spa.
Stamattina le confederazioni provinciali di Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato l’amministrazione comunale del sindaco Ilaria Caprioglio e, in particolare, l’assessore al bilancio Silvano Montaldo: “La riunione di oggi – spiega Fausto Dabove della Fp-Cgil savonese – fa parte di una serie di confronti su diversi argomenti che riguardano la nostra provincia. Per quanto riguarda le società partecipate ed in particolare Ata, questa mattina abbiamo discusso delle questioni che da mesi sono aperte e che restano ancora con un punto interrogativo”.
L’incontro di oggi fa seguito allo sciopero di lunedì scorso e a quello avvenuto a gennaio. Questa mattina quegli stessi temi che hanno spinto i lavoratori e i sindacati a manifestare in piazza sono stati finiti al centro della discussione: “Nel corso dell’incontro di questa mattina le organizzazioni sindacali hanno chiesto all’amministrazione comunale e all’assessore Montaldo la disponibilità a firmare un protocollo d’intesa che formalizzi gli impegni che il Comune aveva preso in diverse sedi ma solo in forma verbale”.
Montaldo ha dato la propria disponibilità a firmare questo protocollo: “Ora vedremo di tradurre nel testo del documento le richieste che noi abbiamo avanzato nel corso del tempo. Seriamo di arrivare alla sottoscrizione del protocollo entro breve”.
Le richieste sono le solite: “Mantenere Ata azienda pubblica, mantenerne le attività all’interno del perimetro e poi tutte quelle questioni che stavano preoccupando fortemente sia i lavoratori che il sindacato”.
Per Dabove, la sottoscrizione di questo documento “sarebbe un buon risultato perché arriva dopo mesi e mesi di preoccupazioni e ci permetterebbe di affrontare con un po’ più di serenità il percorso che abbiamo davanti e che, oltre all’impegno, dovrà portare anche alla presentazione di un piano di rilancio e di un piano industriale”.