Troppo veloci

Albenga, sequestrato il Centro Revisioni di Polo 90: falsi controlli in 5 minuti, in due settimane “promosse” 130 auto

Le operazioni avvenivano su altri veicoli o non avvenivano affatto, luci e freni erano testati sempre sullo stesso esemplare

Albenga. Fingevano di effettuare la revisione sul veicolo quando, invece, la procedura avveniva su un altro mezzo perfettamente in regola o addirittura non veniva proprio svolta. E’ questa l’accusa mossa dalla Polizia Stradale savonese al centro revisioni di Polo 90 ad Albenga, al termine di due settimane di controlli nel corso delle quali sono state accertate irregolarità su 130 veicoli.

A insospettire gli agenti era stato il tempo medio dedicato dai meccanici ad una singola revisione, che solitamente richiede un tempo di circa 25 minuti e che invece presso quel centro avveniva in meno di 10 minuti, spesso poco più di 5. Tempistiche incompatibili con il numero di verifiche da effettuare prima di riconsegnare il veicolo: ed in effetti gli uomini della polizia giudiziaria hanno accertato che quei controlli non venivano proprio svolti oppure, in altri casi, venivano svolti su altri veicoli già presenti in officina.

L’operazione è iniziata a metà febbraio in seguito ad una segnalazione su possibili irregolarità. Condotta dal pm Ubaldo Pelosi, è stata portata avanti mediante servizi di osservazione perfezionati grazie all’installazione, autorizzata dall’autorità giudiziaria, di telecamere per la videoregistrazione delle operazioni di revisione nei pressi dell’officina. Le immagini hanno permesso di accertare quanto già ipotizzato: le revisioni, di fatto, non venivano effettuate. In alcuni casi il veicolo da revisionare veniva sostituito, spesso all’insaputa del cliente ma, in qualche caso, anche mentre quest’ultimo osservava le operazioni.

In altri casi la revisione veniva certificata dal “responsabile tecnico” (nel caso specifico il titolare) anche quando quest’ultimo in realtà non si trovava in officina. Alcuni mezzi, poi, venivano “promossi” anche in presenza di problemi evidenti (nelle immagini uno dei casi più eclatanti, un pick-up vistosamente privo del faro posteriore sinistro, del sedile del passeggero e recante un pannello in legno al posto del lunotto posteriore in vetro). L’obiettivo, secondo quanto accertato, sarebbe stato quello in certi casi di far risparmiare denaro ai clienti (ad esempio evitando di sostituire gomme usurate) ma anche e soprattutto tempo: il veicolo tornava disponibile dopo pochissimi minuti ed era possibile servire più clienti in un tempo inferiore.

revisioni facili albenga

Dopo due settimane di osservazione è scattata dunque la perquisizione domiciliare a carico del titolare dell’attività e dei suoi dipendenti, da parte degli uomini della polizia giudiziaria della stradale di Savona, Genova e Imperia, coadiuvati dal distaccamento di Albenga, dalla polizia scientifica di Genova e da un funzionario della Motorizzazione Civile di Savona, nominato per l’occasione ausiliario di polizia giudiziaria. In seguito alla perquisizione l’officina è stata sequestrata, così come le attrezzature ed ogni strumento o veicolo al suo interno.

Non sono mancate le sorprese: per la prova dei fanali, ad esempio, era stato approntato un “congegno” (un faro anteriore da moto dotato di impianto di alimentazione autonomo) che in sostanza testava sempre lo stesso fanale, fornendo identici risultati per qualsiasi veicolo. Con il risultato che una Fiat Seicento del 1961 risultava avere fanali potenti e luminosi quanto quelli di una berlina di ultima generazione. Un dispositivo analogo era stato preparato per simulare in modo altrettanto artificioso la prova dell’impianto frenante dei veicoli.

revisioni facili albenga

Al momento sono in corso i sequestri preventivi dei veicoli oggetto di palese revisione irregolare, che saranno perciò richiamati dalla Motorizzazione Civile per una nuova verifica tecnica, nonché la valutazione della posizione di quei proprietari di veicoli che, avendo assistito alle false operazioni di revisione, ne hanno di fatto avallato le irregolarità. Il titolare del centro revisioni ed i dipendenti sono stati iscritti nel registro degli indagati per il delitto di associazione a delinquere, finalizzata al falso ideologico plurimo commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico. La Provincia di Savona valuterà infine se revocare la licenza di esercizio alla ditta di revisioni.

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