Albenga. “I 5.200 euro donati dal consiglio comunale di Albenga ai terremotati del centro Italia? È vero, un ottimo segnale di grande cuore di cui Forza Italia e Lega Nord vanno fieri. Specie perché la proposta iniziale del Partito Democratico prevedeva la devoluzione del solo gettone di un consiglio comunale (25 euro per 16 consiglieri comunali) e solo grazie all’emendamento presentato dai gruppi di minoranza, abbiamo devoluto i gettoni percepiti da tutti i consiglieri per un intero anno di consiglio comunale”.
E’ questa la precisazione che arriva dal consigliere di minoranza di Forza Italia di Albenga Eraldo Ciangherotti a proposito della donazione effettuata dai membri del parlamentino ingauno, che hanno deciso di donare i gettoni di presenza di tutto il 2016 ai terremotati del centro Italia.
La decisione era stata presa all’unanimità dal consiglio comunale di Albenga lo scorso 9 settembre 2016, dopo l’appello lanciato ad agosto dall’Anci: l’associazione aveva invitato tutti i Comuni a devolvere alle popolazioni colpite dal terremoto nel centro Italia i gettoni di presenza degli amministratori comunali relativi ad una seduta di consiglio comunale. Gli amministratori di Albenga, prendendo spunto da tale richiesta, avevano deciso di non devolvere solo l’indennità di un consiglio ma quelle dell’intero anno.
Ciangherotti, però, ci tiene a mettere i proverbiali “puntini sulle I” e a precisare meglio la modalità e la paternità di tale iniziativa: “Abbiamo anche convinto a partecipare alla raccolta fondi il sindaco e gli assessori che di regola percepiscono un’indennità di servizio che supera per ognuno i 1.100 euro al mese. Tutti dettagli che, stranamente, sfuggono sempre all’ufficio stampa del Partito Democratico in Comune”:
“Certo, sappiamo tutti che 5.200 euro non risolveranno il dramma che vivono le popolazioni ancora fuori casa e senza lavoro, ma siamo sicuri che la cifra stanziata è senza dubbio meglio dei miseri 400 euro che il Partito Democratico di Albenga, noto per essere spilorcio e taccagno, aveva proposto di raccogliere al consiglio comunale”.