Corruzione e "favori"

“Squallido giro di persone dedite al malaffare”: così il gip descrive le condotte dell’ispettore e dei funzionari arrestati

Secondo il giudice Tesio, Santonastaso e Della Vecchia "prostituivano la loro funzione per soddisfare le esigenze di chiunque fosse in grado di procurare loro qualche utilità"

santonastaso borghetto

Savona. “Le investigazioni hanno portato allo scoperto uno squallido giro di persone dedite al malaffare, nel quale pubblico impiegati avvilivano (si potrebbe dire prostituivano) la loro funzione per soddisfare le esigenze di chiunque – italiano o straniero, incensurato o pluripregiudicato – fosse in grado di procurare loro qualche utilità”. E’ con queste parole che, in una delle 319 pagine della sua ordinanza di custodia cautelare, il giudice Fiorenza Giorgi descrive le condotte dell’ispettore di polizia e dei due funzionari della Prefettura finiti al centro di un’inchiesta per corruzione.

Le manette sono scattate per il poliziotto Roberto Tesio, un ex ispettore della squadra mobile attualmente in servizio all’ufficio Tecnico e logistico della Questura, il viceprefetto Andrea Santonastaso e il funzionario Carlo Della Vecchia, in servizio nel settore per la trasparenza e l’integrità della Prefettura di Savona. Insieme a loro tre sono stati colpiti dall’ordinanza cautelare anche Aadel Salah, Antonjel Dibra e Graziella Di Salvo.

Secondo la tesi degli inquirenti, i pubblici ufficiali abusavano delle loro funzioni per per ottenere vantaggi economici in cambio di alcuni “favori”, ma nel corso dell’indagine sono emerse anche altre ipotesi di reato che spaziano dal favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina alla truffa, passando per la rivelazione di segreti d’ufficio.

Ad avere il maggior numero di contestazioni è il poliziotto Roberto Tesio che deve rispondere di cinque episodi di violazione del segreto d’ufficio, tredici episodi di corruzione, due di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, uno di favoreggiamento della prostituzione e di truffa ai danni dello Stato per una decina di occasioni in cui, in orario di lavoro, sarebbe stato invece impegnato in attività extra lavorative.

Il viceprefetto Andrea Santonastaso, oggi sospeso dalla carica di commissario prefettizio di Borghetto Santo Spirito, è accusato invece di un episodio di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (perché avrebbe dato precisi consigli ed indicazioni ad un cittadino straniero che doveva essere espulso su come sottrarsi ai controlli di polizia e continuare a lavorare in nero) e di sei episodi di corruzione.

Per quanto riguarda Della Vecchia sono sei gli episodi di corruzione contestati (in un caso avrebbe beneficiato di un piccolo intervento chirurgico in cambio di un favore) e uno di peculato, in relazione ad un pc che avrebbe portato a casa. Secondo quanto trapelato sembra però che il computer in questione fosse un cosiddetto bene “fuori uso” che aveva portato via dall’ufficio per consegnarlo ad una scuola che ne aveva fatto richiesta.

Sono diciannove invece le persone indagate a piede libero come “corruttori” perché avrebbero beneficiato dei favori concessi dai pubblici ufficiali in cambio di “regali”. Tra di loro ci sarebbero sia stranieri che commercianti e liberi professionisti.

Secondo la tesi del pm Chiara Venturi (che ha coordinato l’inchiesta), gli indagati avrebbero fatto in modo che i cittadini stranieri che avevano bisogno di essere regolarizzati riuscissero ad ottenere permessi di soggiorno attraverso matrimoni combinati (due i casi documentati) oppure tramite falsi contratti lavoro. Tutto questo dietro il pagamento, da parte degli stranieri, di una somma di denaro.

Le indagini avrebbero rivelato che i favori riguardavano pratiche di ogni genere: dalle quelle relative alle patenti e ai passaporti, al rilascio del porto d’armi, ma anche la riduzione dei giorni di sospensione delle patenti o l’aggiunta di nomi sui certificati.

In cambio del buon esito delle diverse pratiche i pubblici ufficiali avrebbero ottenuto “regali” e vantaggi economici. In particolare avrebbero “approfittato” della professione del beneficiario del favore per avere in cambio, per esempio, vestiti, schede telefoniche, cene, assunzioni di persone amich

Nei prossimi giorni gli arrestati (Tesio e Salah sono in carcere, mentre gli altri quattro sono agli arresti domiciliari) saranno ascoltati dal gip Fiorenza Giorgi per l’interrogatorio di garanzia nel quale potranno, per la prima volta, replicare alle gravissime accuse che gli vengono contestate.

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