Venerdì nero

Nuovo sciopero regionale del Trenitalia: venerdì 17 personale fermo dalle 9 alle 17

La manifestazione è stata proclamata dalle segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl, Orsa e Fast

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Liguria. Una nuova giornata di sciopero del personale Direzione Regionale Liguria di Trenitalia. A proclamarla, per il prossimo 17 febbraio, dalle 9 alle 17 (come confermato anche oggi dall’azienda) è stata la segreteria di Filt Cgil insieme a Fit Cisl, Orsa e Fast “per denunciare queste situazioni ed in particolare il futuro delle officine di manutenzione e dei lavoratori e le questioni alla sicurezza a bordo treno”.

L’annuncio arriva dopo che nelle scorse settimane le Organizzazioni Sindacali di categoria avevano incontrato l’Assessore Regionale ai Trasporti e al Lavoro, Giovanni Berrino, in merito all’accordo raggiunto sul rinnovo del contratto di servizio tra la Regione Liguria e Trenitalia. “L’incontro è stato utile per esprimere le nostre perplessità su quella che sembra solo una sostanziale proroga del precedente contratto fino al 31 dicembre 2017 e che lascia aperti i problemi su tariffe e tratte. L’occasione è servita anche per chiedere all’Assessore di convocare un nuovo incontro alla presenza però di FS, in quanto abbiamo notato alcune incongruenze sulle cose dichiarate da ferrovie al sindacato e quelle poi discusse, sempre da FS, con la Regione Liguria” spiegano dai sindacati.

“In particolare abbiamo evidenziato le principali criticità tra cui la sicurezza a bordo dei treni e la situazione delle officine manutenzione in fase di riorganizzazione tra Genova e Savona. Sulla sicurezza, Trenitalia sostiene di voler installare la videosorveglianza ‘live’ sui treni Vivalto, misura che non riteniamo assolutamente sufficiente. Trenitalia non è disponibile a mettere proprio personale aggiuntivo o esterno (vigilanza privata) sui treni a maggior rischio nonostante la disponibilità della Regione a finanziare l’operazione e tale rifiuto di fatto fa naufragare la bontà dell’operazione. Sul secondo punto, un campanello di allarme è dato dal rischio della permanenza a Brignole della manutenzione che oggi occupa circa 80 lavoratori. Anche su questo punto esprimiamo contrarietà in quanto da Brignole transita l’80 per cento dei treni regionali, e su questo importante nodo grava anche il prolungamento della metropolitana di Genova sino a San Martino. La nuova tratta della metropolitana passerebbe sulle aree oggi occupate dalle officine di Genova, nonostante il Comune, nel PUC, ne avesse vincolato l’uso alle attività ferroviarie e nei mesi scorsi due commissioni tecniche, una di FS e l’altra del Comune, individuarono una soluzione sulla modifica del tracciato del metrò, che coniugava il mantenimento delle officine ferroviarie e la realizzazione del prolungamento del metrò fino a Piazza Martinez” aggiungono dalle segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl, Orsa e Fast.

“Inoltre, la scelta di FS di chiudere o decentrare in altre regioni attività produttive come l’officina batterie di Savona, l’officina Merci di Rivarolo, ecc. determinerà non solo perdite occupazionali sul territorio ligure ma anche un indebolimento dei servizi e tutto ciò nell’assoluto silenzio dei Comuni e della Regione Liguria che sembrano sottovalutare il problema. Se si vuole implementare il trasporto su rotaia per motivi di costi, ambiente, sicurezza e viabilità, se si costruisce il terzo valico per connettersi ai corridoi europei per il trasporto veloce delle merci su rotaia, non si comprendono queste decisioni di FS” concludono dalle segreterie Cgil Liguria e Filt Cgil Liguria.

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