Ambiguità

Savona, il Comune vota “no” al registro tumori. M5S: “Respingono tutto a priori, per partito preso”

Secondo il pentastellato Manuel Meles “le proposte della minoranza non sono mai valutate nel merito, è solo un gioco politico”

Savona. “La maggioranza vota contro qualsiasi nostra proposta, per partito preso. In sette mesi non hanno mai approvato una proposta della minoranza”. E’ un attacco senza mezzi termini quello lanciato dal MoVimento 5 Stelle savonese contro l’amministrazione Caprioglio dopo il consiglio comunale di ieri.

“Casus belli” è la mozione discussa ieri e riguardante l’inclusione dell’area della Asl2 savonese nel registro tumori della Liguria, presentata dal MoVimento: “La maggioranza ha votato contro la nostra mozione nonostante a parole si sia dichiarata favorevole – dice Manuel Meles – A nostro avviso le motivazioni sono assolutamente assurde. Proprio perché ci si dichiara a favore del registro tumori, un voto del consiglio comunale rafforzerebbe un’iniziativa già avviata da Asl e Regione ma che ovviamente non ha ancora raggiunto il termine, esprimerebbe un indirizzo politico molto forte e darebbe un’accelerazione all’introduzione del registro tumori”.

Durante la discussione il consigliere Francesco Versace, di professione medico, ha spiegato infatti che è già in corso un iter presso la Regione, giudicando sostanzialmente inutile quindi la mozione del M5S e consigliando di ritirarla. La conseguente bocciatura ha comunque destato qualche reazione stupita sotto la Torretta, dato che difficilmente approvare la mozione pentastellata avrebbe potuto in qualche modo intaccare o arrecare danno al percorso già in essere ma, al contrario, avrebbe potuto rappresentare una ulteriore presa di posizione a sancire l’importanza di includere il territorio savonese in quel registro

La sensazione, dunque, è che Versace abbia fornito un parere tecnico (il fatto che la mozione fosse inutile), ma che la decisione politica di respingerla sia arrivata da altri. Qualcuno nei corridoi delle minoranze vocifera addirittura di un “diktat” della stessa Caprioglio che imporrebbe di bocciare a priori le proposte delle minoranze, in un’ottica prettamente elettorale (non si vorrebbero conferire visibilità e potere alle opposizioni in vista delle amministrative di Genova e La Spezia, durante le quali il centrodestra savonese dovrà svolgere il ruolo di “testimonial”).

E proprio da questo sospetto prendono corpo le accuse del MoVimento: “Visto come stanno andando gli ultimi consigli comunali, sembra che la maggioranza voti no a prescindere qualunque proposta che arrivi dal M5S e dalle altre opposizioni. Vado a memoria, ma se non sbaglio finora nessuna delle proposte presentate dall’opposizione è stata accolta. Il sospetto è che si voti in base al colore politico, che l’ordine sia bocciare a prescindere qualsiasi proposta delle minoranze. Durante le discussioni non si entra nel merito e quando lo si fa, la maggioranza si dice favorevole a parole ma poi al momento del voto si esprime in modo diametralmente opposto”.

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