Rivelazione di segreti

Savona, chiusa l’indagine sulle patenti nautiche “facili”: due indagati

Nei guai sono finiti un dipendente della capitaneria di porto (ora in servizio in un'altra sede) e il titolare di una scuola nautica

patente nautica

Savona. Rivelazione di segreti d’ufficio e falso. Sono le accuse che il sostituto procuratore Ubaldo Pelosi contesta ad un dipendente della capitaneria di porto (ora trasferito da Savona in un’altra sede) e al titolare di una scuola nautica savonese che sono rimasti coinvolti in un’inchiesta intorno ad un presunto giro di patenti nautiche “facili”.

Nei giorni scorsi il pubblico ministero, al termine di un’indagine durata alcuni mesi (scattata in seguito ad un esposto) e condotta dalla guardia di finanza, ha notificato agli interessati l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, il passo che, di norma, precede la richiesta di rinvio a giudizio.

La tesi della Procura è che il dipendente della capitaneria abbia fornito informazioni utili a superare il test della patente nautica al titolare della scuola, che le avrebbe poi “passate” ad alcuni candidati. In particolare nel mirino degli inquirenti è finito un software in dotazione alla guardia costiera e tramite il quale vengono predisposte le domande d’esame: l’accusa sostiene che i contenuti di quel programma siano finiti nelle mani del titolare della scuola nautica proprio grazie al dipendente del comando di lungomare Matteotti.

Accusa che, finora, gli indagati (già sentiti dal pm Pelosi nei mesi scorsi) hanno respinto. Entrambi, ora che hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, avranno anche la possibilità di depositare memorie difensive o chiedere un nuovo interrogatorio per chiarire la loro posizione.

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