Possibilità

Savona, Caprioglio: “Vogliamo elettrificare le banchine, cerchiamo fondi per un nuovo monitoraggio”

"Nel frattempo - spiega il sindaco - cercheremo di ridurre l'inquinamento delle navi con dei filtri sui camini"

Consiglio comunale savona

Savona. “Il nostro obiettivo finale è l’elettrificazione delle banchine. Il percorso però è difficile e costoso, per cui nel frattempo spingeremo per una soluzione di ripiego con dei filtri sui camini”. Lo ha annunciato oggi pomeriggio il sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, nel corso del consiglio comunale, rispondendo ad una interpellanza di Daniela Pongiglione (Noi per Savona) in merito all’elettrificazione delle banchine portuali.

Il tema è discusso da tempo: “Una sola nave da crociera – spiega Pongiglione – inquina come 24.000 navi”. La protesta dura da tempo, tanto che già durante la campagna elettorale della scorsa primavera Edoardo Rixi aveva promesso la completa elettrificazione delle banchine savonesi entro la fine del primo mandato di Toti.

Oggi, di fronte alle domande di Pongiglione (leggi l’articolo) il sindaco ha fatto alcuni annunci. “Ci troviamo davanti a due monitoraggi dai risultati molto diversi. Per questo abbiamo chiesto ad Arpal un preventivo per effettuare un terzo monitoraggio, con centraline mobili da posizionare a seconda del vento. Costerebbe 84.000 euro, che ovviamente il Comune in questo momento non può spendere: per questo abbiamo pensato di concorrere ad un bando per cercare quei fondi. Ne abbiamo trovato uno adeguato che non prevede il cofinanziamento, che quindi rappresenta una strada percorribile”.

L’obiettivo, dunque, è quello di partecipare, ottenere il finanziamento e quindi chiedere ad Arpal il monitoraggio: sulla base di quello poi verrebbero presi i provvedimenti del caso. Anche se non mancheranno gli ostacoli: “Su tutti – ha detto il sindaco – il buco legislativo che non ci dà strumenti per ‘obbligare’ Costa Crociere a dotare le sue navi degli impianti necessari. Al momento li hanno solo una o due navi in tutta la flotta”.

Nel frattempo, allora, si è pensato anche a soluzioni immediate per affrontare il problema in tempi brevi: “Abbiamo chiesto ad Arpal se esistono soluzioni intermedie da adottare subito – ha spiegato Caprioglio – e loro ci hanno parlato di sistemi di filtraggio sui camini delle navi. Il maggior inquinamento si ha quando la nave arriva o parte: in commercio ci sono dei ‘cappucci’ da usare in quelle fasi che riducono le emissioni del 99%”.

Filtri, ha spiegato il sindaco, attualmente utilizzabili da 7 navi Costa. Questa sarà dunque la strada che verrà perseguita nell’immediato, mentre a lungo termine si continuerà a lavorare per effettuare prima il monitoraggio e quindi l’elettrificazione.

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