In acqua

Tra Savona e Albisola il “Cimento contro il Cemento”, la ciumba contro il porto della Margonara

L'iniziativa organizzata da “Margonara Viva” e i gruppi “Mamme della Margonara”, “Madonnetta Forever” e “Salviamo la Madonnetta dal cemento”

Savona/Albisola. Questa mattina decine di persone si sono ritrovate sulla spiaggia della Madonnetta, tra Albisola e Savona, per partecipare al “Cimento contro il cemento”, l’iniziativa organizzata da “Margonara Viva” e i gruppi “Mamme della Margonara”, “Madonnetta Forever” e “Salviamo la Madonnetta dal cemento” per ribadire il loro “no” alla costruzione del porto turistico della Margonara.

Insieme ai “cimentisti” c’erano i “Nuotatori del tempo avverso”, specializzati in tuffi fuori stagione, e il coro “I pertinace della Sabazia di Vado Ligure” che ha intonato una canzone dialettale dedicata alla Madonnetta.

Come hanno spiegato gli stessi amministratori, il “Cimento contro il cemento” è “un appuntamento speciale ma “antico” del calendario savonese, significa molto più di un semplice tuffo invernale e dimostra la caparbietà e la convinzione di questa lotta che ormai dura da anni. Una lotta che si potrebbe riassumere parafrasando la dichiarazione di uno dei più convinti promotori del porto: ‘Se dopo molti anni e tante iniziative organizzate siamo ancora qua a contrastare il progetto del porto della Margonara, è perché ci crediamo. Parole simili, ma in senso opposto, erano state usate dall’imprenditore Gambardella, della società ‘Porticciolo di Savona e Albissola Marina Srl’, in seguito alla sentenza favorevole da parte del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dalla società promotrice del progetto che di fatto apriva nuovamente le porte alla colata di cemento”.

Cimento Contro Cemento Madonnetta

“Recentemente le amministrazioni di Savona e Albissola Marina hanno strizzato l’occhio al progetto del porto lasciando intendere, tendenziosamente, che si tratterebbe di un affare economico per tutti. Sappiamo bene che non è così, sarebbe un grande business per pochi e una perdita irreparabile per tutti gli altri”.

E le associazioni, gruppi e comitati che si battono contro il progetto rincarano la dose: “Doveroso sottolineare ancora una volta che è assolutamente fuorviante parlare di “porticciolo”, il quale potrebbe far pensare a qualche esotico attracco per un numero irrisorio barche. Di fatto, il progetto del porto turistico della Margonara prevede uno spazio per oltre 700 barche con la costruzione di alcune palazzine che occuperebbero l’attuale spiaggia per ergersi fino all’altezza dell’Aurelia”.

“Dal 2007, dopo che l’Autorità Portuale impose la distruzione delle baracche e il successivo trasferimento dei bagni marini, le spiagge della Madonnetta e della Margonara sono state abbandonate al loro destino. Se qualche minimo servizio estivo viene fornito, questo non accade d’inverno e la pulizia è garantita solo grazie alla collaborazione e all’impegno di alcuni singoli cittadini e dei comitati in difesa del territorio”.

“La zona della Madonnetta e della Margonara, con le sue baracche, è stata per anni un punto di incontro e di socialità per varie generazioni di savonesi, nel rispetto della nostra costa e del nostro territorio. Era un angolo caratteristico e unico della città, ma questo agli speculatori e ai “tifosi” del cemento non piaceva. Hanno fatto di tutto per cancellarla definitivamente ma a tutt’oggi il loro piano si è interrotto a metà”.

Cimento Contro Cemento Madonnetta

“Rimane fondamentale continuare la lotta per far sì che quest’area, una delle poche ancora non cementificate, possa continuare a vivere e ad essere vissuta dalle persone in modo libero e gratuito. Tuteliamo la nostra costa e le nostre spiagge. Per una Margonara di tutti. Per una Margonara libera”, concludono.

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