Progetto turistico

Outdoor, la Val Maremola lancia la sua sfida: tavolo permanente tra comuni, operatori e associazioni

Il modello è quello di Finale Ligure, la regia sarà affidata al Comune di Pietra

Val Maremola. L’outdoor come nuova frontiera turistica nel savonese: anche il comprensorio della Val Maremola non vuole perdere l’occasione, anche nell’ottica di una più marcata destagionalizzazione. Lo ha testimoniato ieri sera con un incontro pubblico presso il Centro Polivalente di Pietra Ligure tra i comuni della Val Maremola, gli operatori e le categorie economiche.

Sul tavolo come detto un progetto ambizioso, in grado di unire le amministrazioni comunali del territorio: la valorizzazione e la promozione turistica del comprensorio tramite lo sviluppo delle attività outdoor. Pietra Ligure, Borgio Verezzi, Tovo San Giacomo, Giustenice e Magliolo vogliono far tesoro di questo credo: l’obiettivo è quello di creare una forte sinergia tra pubblico e privato e di instaurare da subito una proficua e stretta collaborazione per lo sviluppo di un prodotto turistico che, nelle ambizioni degli amministratori dei paesi coinvolti, dovrà essere unico ed innovativo, e appetibile sul mercato.

All’incontro di ieri sera erano presenti gli amministratori di Pietra, Tovo e Giustenice ma anche Borgio, Boissano, Finale e Loano. Le amministrazioni comunali hanno comunicato la volontà di supportare lo sviluppo dell’outdoor, attivando un tavolo di confronto con operatori turistici e associazioni del settore. Molte anche le associazioni presenti, oltre commercianti ed albergatori: Outdoor Thunder, la Pro Loco di Tovo, la Polisportiva Giustenice, Tracce, Aria Aperta, Asinolla e Multisport.

Attualmente in provincia di Savona la parola “outdoor” è associata principalmente alla città di Finale Ligure, che rappresenta un’importante realtà pionieristica in questo settore e che ha fatto della valorizzazione del proprio entroterra una vera e propria vocazione turistica. Non a caso, proprio il comune di Finale Ligure è stato preso come modello per la realizzazione di questa iniziativa di promozione del territorio. A riguardo i sindaci delle varie città coinvolte nel progetto hanno voluto sottolineare l’importanza dell’esperienza finalese: “Gli straordinari risultati ottenuti nel Finalese sono la prova di quanto importante sia valorizzare il settore outdoor ed il prodotto territorio”.

Alla serata è intervenuto anche Marco Scorza, presidente dell’Asd Outdoor Thunder, l’associazione sportiva nata dall’incontro di operatori commerciali e turistici pietresi e loanesi e appassionati di mountain-bike: “Ci sono tanti buoni propositi e stiamo cercando di sviluppare delle linee guida comuni per poterci muovere insieme in un’unica direzione – spiega Scorza – è importante che la nostra attività venga supportata economicamente e logisticamente. Inoltre è fondamentale snellire la burocrazia per agevolare le attività di promozione nell’outdoor”.

Il presidente dell’Asd ha poi voluto sottolineare l’importanza di alcuni aspetti che andranno a comporre il fulcro dell’attività di outdoor: “Per avere un feedback positivo non dobbiamo pensare al nostro entroterra come ad un limone da spremere per poi gettarlo via una volta reso inutilizzabile – precisa Marco Scorza – ma occorre creare una forte sinergia tra pubblico e privato, attraverso la creazione di attività che coinvolgano i vari operatori del settore, come bed and breakfast, frantoi, alberghi, ecc., dando vita ad un outdoor itinerante che porti alla realizzazione di percorsi enogastronomici, incentivando così il lavoro sul nostro territorio”.

Se Finale Ligure resta sicuramente il modello principale di questo progetto, i promotori dell’outdoor in Val Maremola intendono in qualche modo differenziarsi ma allo stesso tempo essere complementari con la realtà finalese. E a questo proposito Scorza precisa: “Dobbiamo concentrarci sul turismo dell’outdoor anche se l’attività agonistica risulta altrettanto importante, come insegna l’esperienza finalese”. Il presidente dell’Asd conclude: “Il nostro gruppo farà di tutto per incalzare i comuni e le varie realtà del territorio, in modo tale che l’attenzione sul progetto rimanga sempre alta. Già dal prossimo autunno/inverno, se lavoreremo con intensità, potremo raccogliere i primi frutti”.

I sindaci intervenuti durante l’incontro hanno manifestato la loro soddisfazione e il loro entusiasmo per il progetto outdoor in Val Maremola. Per il Comune di Tovo San Giacomo era presente il sindaco Alessandro Oddo: “Sono molto entusiasta di questo progetto, ci sono ottimi propositi e voglia di fare. Dobbiamo creare un turismo outdoor dove vi sia complementarietà tra costa ed entroterra – spiega Oddo – e la volontà è quella di creare un tavolo di regia con le varie amministrazioni comunali. Non vogliamo essere antagonisti a Finale Ligure ma anzi l’intento è quello di collaborare. L’idea è quella di puntare ad un outdoor più ‘family’, quindi meno tecnico rispetto all’outdoor tipicamente finalese – precisa il primo cittadino – coniugando per esempio la passione per il trekking, la mountain bike, le cavalcate a cavallo con le tappe enogastronomiche” conclude Oddo.

Ora che il progetto è partito sarà fondamentale una cabina di regia che vedrà il Comune di Pietra Ligure quale capofila dell’iniziativa. Verranno organizzati degli incontri con le varie associazioni del territorio e, soprattutto, il primo step fondamentale sarà quello della creazione di regole comuni dalle quali partire per poi arricchire l’offerta turistica sul territorio.

Presente alla serata anche Dario Valeriani, sindaco di Pietra Ligure, che si è dimostrato entusiasta del progetto. “È un ottimo progetto, ci sono buoni propositi e vogliamo impegnarci in questa direzione”. Il primo cittadino pietrese ha inoltre sottolineato un aspetto importante che riguarda i soggetti a cui si rivolge questa offerta turistica: “Non dimentichiamoci delle persone che ambirebbero a poter trovare spazi per fare turismo all’aria aperta ma che hanno difficoltà motorie. Questo è un mercato che ancora oggi non trova una sufficiente risposta e questa potrebbe essere un’occasione per specializzare la nostra offerta in questo senso” conclude Valeriani.

Tutti i sindaci, infine, sono stati concordi nell’affermare che occorre muoversi con intensità per la realizzazione del progetto ma senza fretta. Il rischio, infatti, è quello di dare vita ad un’offerta non all’altezza delle esigenze del turista.

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