La decisione

Finale, la minoranza dice No alla presidenza del Consiglio comunale: salta l’ipotesi di Giovanni Ferrari

Ferrari: "Alla fine, occasione persa...". I gruppi di opposizione: "Non ci faremo usare dal sindaco..."

comune finale

Finale L. Una decisione presa all’unanimità dai gruppi di minoranza di Finale Ligure: no alla proposta da parte del sindaco Ugo Frascherelli di assegnare ad uno dei consiglieri dell’opposizione la presidenza del Consiglio comunale, una mossa avanzata dal primo cittadino finalese per attutire le tensioni politiche e amministrare la cittadina in un clima più sereno.

E’ stata una riunione lunga quella della minoranza finalese, ma alla fine si è deciso secondo una linea comune. “Non ci interessa, non ne vediamo la necessità in un contesto politico-amministrativo come questo, dove i problemi sono ben altri…” hanno affermato al termine dell’incontro alcuni esponenti delle opposizioni.

Con questa decisione, quindi, salta l’ipotesi che era trapelata in queste ore della presidenza del Consiglio comunale assegnata a Giovanni Ferrari, ex vice sindaco, che avrebbe avuto l’ok anche della maggioranza. Il diretto interessato afferma: “Alla fine mi sono allineato alle volontà espresse dalle minoranze, come era giusto, tuttavia credo che si sia persa una occasione in quanto è necessario mettere fine ad una politica di ostracismo che potrebbe diventare dannosa in questi ultimi due anni o poco più di amministrazione comunale”.

“Sono comunque orgoglioso che si sia fatto il mio nome nel caso le opposizioni avessero accettato la proposta della maggioranza, ma ritengo che questa volta abbiamo avuto miopia politica nel rifiutare questa carica: poteva essere un modo anche per guardare oltre e preparare il terreno per il futuro” conclude Ferrari.

giovanni ferrari

E se la maggioranza di Frascherelli continua a mantenere i numeri in Consiglio comunale, dopo il no alla proposta della presidenza del Consiglio comunale i gruppi di minoranza affilano le unghie in vista delle prossime mosse dell’amministrazione comunale, a cominciare proprio dalla carica in Consiglio per la quale, pare, toccherà ora alla maggioranza proporre un nome che possa essere condiviso. O ancora la scelta potrebbe essere quella di lasciare la presidenza a Sara Badano.

“Fin dall’inizio del mandato avevamo chiesto come minoranza quella carica, proprio a funzione di controllo e di dialogo, ma da parte del sindaco Frascherelli si è sempre alzato un muro che poi ha alimentato continue tensioni politiche e difficili rapporti tra maggioranza e opposizione, in un contesto che alla lunga ha penalizzato la nostra cittadina. D’altronde questa maggioranza ci ha sempre osteggiato e ora che è in difficoltà chiede aiuto…Meglio andare a casa!” concludono i gruppi di minoranza.

“La modalità della proposta, presentata prima al solo consigliere prescelto Ferrari e anticipata dalla stampa molti giorni prima che venisse formulata alla minoranza, indicano chiaramente che il vero scopo non era la trasparenza dell’azione amministrativa ma la sopravvivenza di una maggioranza che cade a pezzi. Il gruppo PerFinale, come moltissimi cittadini, ritiene che questa maggioranza operi male e sia opportuno mandarla a casa al più presto pertanto non siamo interessati ad operazioni di salvataggio” afferma il consigliere Simona Simonetti.

“Gravissima è stata la premessa iniziale secondo la quale l’attuale presidente del consiglio non poteva mantenere la carica perché “mamma”. Questa visione oscurantista, retrograda, maschilista è da respingere senza esitazioni, perché è la premessa per l’esclusione delle donne dalla vita sociale relegandole in casa. La gravidanza e la maternità non sono malattie”.

“C’è un vice presidente del consiglio comunale e se il presidente , maschio o femmina che sia, fosse assente verrebbe sostituito. Credo che il sindaco ed il Pd si dovrebbero vergognare ad addurre la maternità come ostacolo alla gestione della presidenza del consiglio”.

“La motivazione è inoltre palesemente strumentale infatti l’ attuale presidente resterà come consigliere e sarà comunque presente ai consigli comunali. Il ruolo di presidente assegna al consigliere il ruolo prestigioso di arbitro del Consiglio Comunale ed il piccolo onere di firmare la convocazione del Consiglio Comunale. Se la Sara Badano sarà comunque presente in consiglio, in quanto non dimissionaria, non vi è ragione alcuna che possa impedirle quando è presente di esercitare il prestigioso ruolo di presidente. Sicuramente il fatto che sia mamma o donna non può impedirle di svolgere questo ruolo” conclude l’esponente della minoranza finalese.

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