Pragmatici

Danni alluvionali, nasce il gruppo di lavoro con sindaci e categorie: “Vitale ottenere i fondi” fotogallery

I sindaci di Albenga e Ceriale hanno convocato il Tavolo Verde per discutere della perdita dei risarcimenti per l'alluvione del 2014

Albenga. Un gruppo di lavoro composto dai sindaci di Albenga e Ceriale e dai rappresentanti delle associazioni di categoria che mantenga i contatti con le istituzioni e lavori per raggiungere un unico obiettivo: riottenere i fondi perduti. E’ quello “nato” al termine del Tavolo Verde convocato questa mattina dal sindaco della città delle Torri Giorgio Cangiano e dal suo collega Ennio Fazio per discutere insieme ai rappresentanti del mondo agricolo della perdita dei risarcimenti danni per le aziende liguri danneggiate dall’alluvione del 2014 che è stata “ufficializzata” ieri dal ministero dell’economia e delle finanze.

Ieri sindaci di Albenga e Ceriale Giorgio Cangiano ed Ennio Fazio, insieme ai parlamentarli Dem Franco Vazio e Anna Giacobbe hanno incontrato il sottosegretario all’economia Paola De Micheli, il quale ha ribadito il fatto che la Liguria non beneficerà dei fondi stanziati dal governo in quanto la Regione non ha presentato la rendicontazione dei danni subiti e la domanda per accedere ai fondi nelle modalità e nei termini previsti.

Dopo la “doccia gelata”, Cangiano e Fazio hanno convocato subito il Tavolo Verde per fare il punto della situazione con i rappresentanti delle aziende colpite e più in generale del mondo dell’agricoltura: “Quello che è emerso in maniera univoca da questo Tavolo – spiega Cangiano – è che dobbiamo lavorare con il massimo impegno e fare tutto il possibile per ottenere questo risarcimento. Personalmente credo sia un fatto gravissimo che aziende che hanno avuto danni molto ingenti, che sono state messe in difficoltà e quasi in ginocchio dall’alluvione, che con la grande forza che caratterizza il nostro territorio hanno investito e sono ripartite confidando in questi finanziamenti, oggi si trovino nella situazione di temere di perdere tali fondi”.

Insomma, secondo Cangiano, i fondi vanno recuperati assolutamente onde evitare “conseguenze inimmaginabili. L’unica mia preoccupazione ora è percorrere tutte le strade possibili per ottenere questi risarcimenti. Purtroppo ieri al ministero i funzionari ci hanno detto in modo chiaro come stanno le cose. Per la prima volta erano alla protezione civile erano stati assegnati fondi da redistribuire alle aziende danneggiate dall’alluvione del 2014. A beneficiarne potevano essere tutti i territori colpiti. Altre regioni hanno richiesto i finanziamenti tempestivamente e nel modo giusto, li hanno ottenuti e stanno per riceverli. La Regione Liguria non ha fatto questo. Non è una questione burocratica, semplicemente alcuni passaggi dovevano essere fatti in un altro modo”.

“A me non interessa trovare dei responsabili. A me interessa che i cittadini di Albenga e Ceriale ottengano quello che era loro interesse ottenere. Ieri al ministero io e il collega Fazio, insieme all’onorevole Vazio, abbiamo evidenziato cosa vuol dire per Albenga e Ceriale una cosa del genere e per questo c’è stata data la possibilità di avviare un percorso nuovo. Questo ci dà speranza, ma non è sufficiente, dobbiamo essere concreti”.

Da qui la decisione di “creare un gruppo che sia il più operativo possibile. Sarà costituito dai rappresentanti delle categorie agricole e dai due sindaci di Albenga e Ceriale. Il gruppo avrà contatti diretti con le istituzioni, con la Regione (credo che il presidente Toti tratti questa cosa direttamente insieme all’assessore all’agricoltura) e il ministero e poterà avanti questo percorso. Che è difficile, visto che dovrà sfociare nella creazione di una norma ad hoc per la Liguria e lo stanziamento di un nuovo fondo. La situazione è molto complicata, viste le tante emergenze che sta vivendo in questo periodo il nostro paese. Ma occorre raggiungere l’obiettivo. Io stanotte non ho dormito: avevo ancora in mente le immagini delle persone colpite dall’alluvione”.

Le categorie hanno ringraziato i sindaci Cangiano e Fazio per il loro impegno: “Ritengo che questo rientri nei compiti di un primo cittadino. Anche se non è nostro compito specifico, visto che era un compito regionale. Nel mondo agricolo c’è rabbia e delusione, ma anche la voglia di provare a recuperare questa situazione. Su questa linea c’è compattezza”.

Danni alluvionali, il Tavolo Verde sui fondi perduti

L’assessore agricoltura Mariangelo Vio aggiunge: “Per l’agricoltura e il sistema produttivo della Piana i 16 milioni di risarcimenti sono vitali. Oggi purtroppo ci troviamo a dover partire da zero mentre altre regioni in situazioni analoghe alla nostra hanno già ottenuti i fondi. Partire da zero per ottenere un provvedimento straordinario con risorse straordinarie, in un quadro generale di grande difficoltà del paese e avendo come unico obiettivo salvare aziende agricole che diversamente rischiano grosso”.

Il presidente di Cia Liguria, Aldo Alberto, conferma lo stato d’animo dei rappresentanti del mondo agricolo: “C’è sconforto – spiega – Non pensavamo che la situazione fosse in questi termini. L’iniziativa dei sindaci è molto positiva e ci ha dato la certezza che i soldi non ci sono più e che è necessario recuperare questa situazione. L’agricoltura sta attraversando momenti difficilissimi. Per le aziende che sono state danneggiate riuscire ad avere un aiuto in quella direzione era strategico. E su questo continueremo a batterci”.

“Il percorso che abbiamo avviato a questo Tavolo ci porterà a chiedere un incontro al presidente della giunta regionale e all’assessore al quale parteciperanno anche sindaci che hanno incontrato il ministero. Coinvolgeremo anche le nostre associazioni a livello nazionale. Questa deve diventare un caso, ma non per questioni di polemica, ma per risolvere la questione e riportare tranquillità alle aziende che hanno subito danni ormai due anni fa. Alcune hanno già chiuso, altre sono in difficoltà. La situazione del mondo agricolo è negativa, come detto, bisogna recuperare questi fondi per dare un aiuto a queste aziende. Trovare i responsabili in questo momento non ci interessa, vogliamo essere pragmatici. Il nostro interesse sono le aziende. Le altre questioni hanno valenza politica e questo argomento ora non ci riguarda”.

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