Contrarietà

Ceriale, il consiglio comunale approva il progetto “Terre di Mare”. Giordano: “Altra cementificazione”

Interesserà il fronte-mare compreso tra l'estremità di ponente di lungomare Diaz e il sottopassaggio ferroviario di via Muragne

Comune di Ceriale

Ceriale. “Altro che intervento di riqualificazione. Si tratta dell’ennesima cementificazione”. Così Luigi Giordano, capogruppo della lista di minoranza “Voi” di Ceriale, definisce “Terre di mare”, il nuovo progetto urbanistico destinato a cambiare il volto del tratto di fronte-mare compreso tra l’estremità di ponente di lungomare Diaz e il sottopassaggio ferroviario di via Muragne.

L’intervento prevede l’attuazione del Piano Casa e la demolizione e ricostruzione (con un premio di volumetria pari al 35 per cento) degli immobili presenti in zona. I quattro nuovi edifici che verranno realizzati saranno adibiti in parte ad uso turistico-ricettivo e in parte ad uso residenziale-vacanziero. Verranno realizzate anche un’area verde di circa 5 mila metri quadrati, una pista ciclabile della lunghezza di mezzo chilometro e il rifacimento di un tratto di oltre 600 metri di passeggiata a mare e verrà effettuata la messa in sicurezza del rio Torsero. Il costo totale dell’intervento è di un milione e mezzo di euro.

Il progetto è stato discusso e approvato dal consiglio comunale cerialese in occasione dell’assemblea tenutasi lo scorso 26 gennaio. Giordano ha espresso voto negativo: “Il progetto verrà attuato con il Piano Casa, il peggiore strumento urbanistico che si sia mai visto in Liguria. Piano caso che permette addirittura di cementificare aumentando fino al 50 per cento i volumi esistenti, solo spostandosi di pochi metri dalla zona esondabile. Nel nostro caso viene dato un premio del 35 per cento. Oltre a edifici di due e tre piani verrà anche costruito un palazzo di quattro piani. Con questo progetto assisteremo ad una nuova colata di cemento camuffato a leudo, imbarcazione a vela tipica ligure”.

“Per l’interesse dei soliti pochissimi si fanno moltissimi danni all’ambiente. In consiglio comunale ho votato contro questo progetto sostenendo che per riqualificare la zona sarebbe bastato intervenire con la demolizione e la ricostruzione sui volumi esistenti progettando l’allungamento della passeggiata fino ai confini”.

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