Andora. E’ arrivato l’ok dalla Regione per trasformare il progetto urbanistico della collina di Stampino di Andora in in un parco turistico con albergo, riserva naturale con rifugio e zona residenziale.
A presentarlo è stata la società La Ferraia nel 2009 e riguarda un’area di circa 13 ettari, utilizzata come riserva di caccia dalla proprietà, ovvero la famiglia dell’imprenditore oleario Pietro Isnardi di Imperia.
In particolare l’idea è quella di recuperare gli edifici esistenti, quindi avviare la sistemazione paesaggistico-ambientale del territorio trasformandolo in una zona di forte attrattiva turistica, creando un parco urbano con ingresso a pagamento. Prima di finire ai raggi x della Regione il progetto è stato sottoposto a varie modifiche, mantenendo tuttavia l’impianto iniziale. Dieci dei 13 ettari della tenuta saranno destinati a parco urbano per attività all’aria aperta: percorsi pedonali, trekking, mtb, maneggio, campi da gioco, aree pic-nic intorno ad un laghetto che verrà recuperato. Ma ci sarà spazio anche per un’azienda agricola e vinicola, per un villaggio turistico con 34 bungalow e un campeggio con 85 piazzole.
L’antica villa padronale, risalente all’800, uno dei pochi edifici d’epoca rimasti ad Andora, avrà destinazione alberghiera. Nella parte bassa della collina sarà realizzato un comparto di edilizia residenziale, con architettura sostenibile: 7.626 mq di cui 1.500 destinati a residenza e 1.000 ad alloggi di edilizia residenziale pubblica, da cedere al Comune. Da questa operazione il Comune incasserà 9 milioni di euro in opere di urbanizzazione.